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Ercolano (Na) – La spesa in ordine alfabetico: il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, renzianissimo, giovane e intraprendente esponente di Italia viva, il partito di Matteo Renzi, ha deciso di varare un’ordinanza secondo la quale ai cittadini della città degli Scavi è permesso di recarsi al supermercato una sola volta a settimana, rigorosamente in ordine alfabetico, con calendario prestabilito. Molti cittadini sono stati favorevoli all’iniziativa di Buonajuto, altri no. Anteprima24.it ha intervistato una giovane madre, Maria V. che esprime perplessità sulla decisione di Buonajuto:  “Il Comune di Ercolano”, spiega Maria, “ha emesso un’ordinanza che impone l’accesso agli esercizi commerciali, per comprare viveri e beni di prima necessità ad una singola persona del nucleo familiare e soltanto un giorno a settimana, a seconda della lettera del proprio cognome, senza alcun preavviso. Non si comprende nemmeno come una persona possa dimostrare di appartenere ad un determinato nucleo familiare, se il capofamiglia è impossibilitato a fare la spesa (bisogna girare con lo stato di famiglia in tasca o ce lo dobbiamo autocertificare?)”.

“Il timore”, aggiunge Maria, “è che il provvedimento, in conflitto con gli attuali Dpcm e le ordinanze regionali, possa generare panico tra i cittadini, provocando situazioni poco sicure o assembramenti persino peggiori di quelli ad oggi eventualmente riscontrati. Per quanto siamo tutti consapevoli che la salute pubblica sia un bene primario, ritengo legittime le perplessità di molti miei concittadini e credo che il Comune abbia predisposto degli obblighi senza tener conto di alcune fondamentali esigenze, come quelle delle persone che lavorano, che hanno anziani o bambini piccoli da accudire, o dei soggetti che potrebbero avere difficoltà logistiche ed economiche a fare la spesa per un’intera settimana. Un giorno”, prosegue la donna, “è veramente poco, forse sarebbe stato preferibile stabilire almeno due giorni a settimana per le varie lettere, evitando la possibilità di generare lunghe attese e file per fare la spesa, che i supermercati vengano presi d’assalto generando carenza di materiale primario alimentare e per l’igiene, e soprattutto per consentire un’altra possibilità a chi, causa forza maggiore, sia impossibilitato a scendere nel giorno stabilito”.

Lo stesso Matteo Renzi, pochissimi giorni fa, si è espresso su Twitter contro iniziative come questa: “Non sono giorni facili. Serve molta lucidità. Invito coloro che hanno responsabilità”, ha scritto Renzi, “a decidere senza rincorrere gli umori ma seguendo il buon senso. Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi. Aiutiamoci tutti e insieme ce la faremo”.