- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Napoli – I giudici della Seconda Corte di Assise di Napoli hanno rigettato la richiesta di proscioglimento motivata che era stato depositata il 31 maggio dall’avvocato Astolfo Di Amato, difensore dell’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, imputato a Napoli per l’omicidio volontario di sei dipendenti dello stabilimento Eternit di Bagnoli e due loro familiari, morti di tumore. Le motivazioni della decisione sono state lette all’inizio dell’udienza dal presidente Alfonso Barbarano che ha poi aperto la fase dibattimentale con le richieste dei mezzi istruttori.