Era evaso dai domiciliari lo scorso 4 luglio, il giorno dopo la moglie aveva presentato la denuncia di scomparsa. Dopo ricerche dei carabinieri di Giugliano in Campania, il corpo dell’uomo è stato trovato senza vita in un canale adiacente al Lago Patria. Ora si apprende che l’uomo sarebbe morto nel canale presumibilmente mentre fuggiva dopo aver compiuto una rapina insieme ad un complice diciassettenne, che è stato fermato in mattinata.
Il fermo, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il ragazzo è accusato di rapina aggravata, ricettazione e omissione di soccorso. Il giovane e il trentenne avrebbero compiuto una rapina a un distributore di carburanti a Giugliano in Campania, dandosi poi alla fuga nelle campagne circostanti attraverso un canale fluviale. Qui, per la fitta vegetazione e per il fondo fangoso, l’uomo di 30 anni è sprofondato ed è stato dato per disperso. Le indagini dei Carabinieri, condotte attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, rilievi tecnici e l’ascolto di numerosi testimoni, hanno consentito di individuare il diciassettenne, che è stato fermato e condotto presso il centro dei Colli Aminei, in attesa di convalida. Il corpo senza vita del complice maggiorenne è stato invece rinvenuto, dopo una lunga attività di ricerca, in un tratto del canale dove la vegetazione era particolarmente intensa ed il fondale insidioso, anche attraverso l’ausilio del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco e unità cinofile.
Il fermo, eseguito dai carabinieri della Compagnia di Giugliano, è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli. Il ragazzo è accusato di rapina aggravata, ricettazione e omissione di soccorso. Il giovane e il trentenne avrebbero compiuto una rapina a un distributore di carburanti a Giugliano in Campania, dandosi poi alla fuga nelle campagne circostanti attraverso un canale fluviale. Qui, per la fitta vegetazione e per il fondo fangoso, l’uomo di 30 anni è sprofondato ed è stato dato per disperso. Le indagini dei Carabinieri, condotte attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, rilievi tecnici e l’ascolto di numerosi testimoni, hanno consentito di individuare il diciassettenne, che è stato fermato e condotto presso il centro dei Colli Aminei, in attesa di convalida. Il corpo senza vita del complice maggiorenne è stato invece rinvenuto, dopo una lunga attività di ricerca, in un tratto del canale dove la vegetazione era particolarmente intensa ed il fondale insidioso, anche attraverso l’ausilio del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco e unità cinofile.