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Napoli – Ricorderemo tutti questo 2020 come l’anno del Coronavirus, della pandemia che ha messo in stand-by il mondo e portato ad una crisi economica e finanziaria inimmaginabile che non ha fatto sconti a nessuno, neppure al settore wedding.

A farsi portavoce del mondo dei matrimoni è Luigi Auletta, presidente di Impero Couture, che, in una lettera lunga 7 pagine e rivolta al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, racconta i disagi che la sua categoria è costretta vivere.

“Tutto il comparto wedding, vista la totale assenza di aiuti da parte dello Stato per la ripartenza, vive una vera e propria strage economica senza precedenti. Tante attività si solo illuse e hanno creduto ai falsi decreti di un governo irresponsabile. Fino ad oggi, tanti dipendenti e piccole realtà, non hanno ricevuto né i 600 miseri euro e nemmeno la cassa integrazione. Ciò malgrado, si sono ritrovati con delle certezze da pagare: affitti, bollette di luce e telefono, spese per la sorveglianza, le sanificazioni, la formazione del personale, guasti tecnici ai negozi, merce da pagare, e protocolli da applicare. E tutto senza nessun cliente da servire” sostiene indignato Auletta.

L’imprenditore è in cerca di risposte difficili da trovare e chiede con schiettezza: “Lei, presidente Conte, capisce cosa stiamo provando a vedere i nostri dipendenti senza soldi e senza lavoro? Sono nuclei familiari e hanno figli e spese da sostenere. Si è reso conto di quanto sia grave la situazione per loro? Anche per noi aziende, ci sono merci, assegni non bancabili e negozi sull’orlo del fallimento. Mi chiedo, chi dopo di noi potrò pagare le tasse? Ci potrà dare lavoro a tutte queste famiglie?”.

Infine Auletta conclude con queste parole: “Invito lei e tutti gli organi del governo a sostenere il mondo del weeding, prima che sia troppo tardi. Nel caso in cui il mio appello non dovesse ricevere risposta, sarò costretto mio malgrado ad invitare tutto il settore a unirsi in piazza per manifestare e rivendicare così i propri diritti”.