Montano le polemiche, a poche ore dalla festa sul Lungomare. Domani la sfilata del Napoli campione d’Italia, a bordo di due bus scoperti. Ma a tantissimi tifosi non vanno giù data e orario: le 15 di domani. Un pomeriggio d’un giorno feriale non s’accorda col bagno di folla. E il problema, forse, sta proprio lì. Farlo nel week-end avrebbe attirato una quantità ingestibile di persone. E già così, la macchina della sicurezza avrà il suo bel daffare. Ma il tifoso non ragiona col bilancino della burocrazia: si fa guidare dal cuore. E tutti avrebbero voluto esserci, per salutare gli azzurri da vicino. E a continuare la festa, ininterrottà da venerdì sera. E se equivaleva a una lotteria trovare un biglietto per il match scudetto col Cagliari, stavolta sarebbe stato diverso. L’accesso è libero, anche se non illimitato. Ma a fare selezione non sarà la capienza del sito, bensì altro. D’altronde, le autorità hanno studiato bene la situazione. La festa non sarà certo improvvisata. Anzi, è in programmazione da settimane.
Il gruppo Napoli arriverà via mare al Molo Luise di Mergellina. Da lì, il trasbordo sui bus. Il tragitto prevede un giro fino a piazza Vittoria, per tornare indietro. Gli automezzi sfileranno tra ali di folla, accalcata ai lati delle transenne. Il percorso si snoda in appena 2,5 chilometri. Si può solo immaginare quanta gente vi si sarebbe concentrata, di sabato o di domenica. Una prospettiva ben chiara agli organizzatori. Tenendo conto anche della moltitudine di turisti, di lunedì stimata in numero più ridotto. Tutte preoccupazioni comprensibili, ma si sa: il tifoso non sente ragioni. E un tifoso euforico anche meno. E allora via con la saga di mugugni e musi lunghi. In queste ore, i social ribollono di malcontento. Molti ricordano gli impegni lavorativi. Senza contare la scuola. Un’ordinanza ha previsto la chiusura degli istituti solo per la Municipalità 1, interessata dall’evento. Tutto regolare, invece, nel resto di città e provincia. Sono previste circa 200.000 presenze, ma solo 150.000 dovrebbero trovar posto in strada. Per i restanti 50mila, la possibilità di seguire la diretta su quattro maxischermi in zona: a largo Sermoneta, piazza Sannazaro, piazza San Pasquale e via Partenope.
Bindata l’intera area, l’accesso sarà consentito attraverso 4 varchi: in viale Gramsci (lato Piazza Sannazaro), piazza della Repubblica, Villa Comunale e piazza Vittoria. Inoltre, la prefettura ha chiuso le stazioni della Metropolitana di Mergellina e di piazza Amedeo, nonché la stazione della Funicolare di Mergellina. In pratica, soltanto gli irriducibili presenzieranno. E questo non va giù a parecchi, comprensibilmente. Di decisione “sbagliata” parla Roberta Gaeta, consigliera regionale di Europa Verde. “Capisco i problemi di ordine pubblico, ma – dice – è necessario il rispetto per chi lavora, per chi apre un bar all’alba, per chi fa turni in ospedale, per chi accompagna i figli a scuola prima di correre in ufficio”. Insomma, le polemiche sono ufficialmente partite. E non si fermeranno, almeno fino alle 15 di domani.