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Napoli – L’altro volto della festa di San Gennaro. Dimenticate il folklore e la liquefazione del sangue, in strada, ieri in via Duomo, anche quest’anno hanno capolino persone senza scrupoli. Gente che per tirare su qualche decina di euro ha dimostrato di non avere alcuna remora nel seviziare e maltrattare animali indifesi. A entrare in azione sono stati ancora una volta gli agenti della polizia locale dell’unità operativa Vomero guidata dal capitano Gaetano Frattini e del reparto Tutela ambientale guidata dal capitano Enrico del Gaudio, i quali hanno condotto ispezioni e controlli in borghese tra le bancarelle della festa al fine di intercettare i venditori abusivi di animali.

Solitamente vengono posti in vendita pulcini, pesciolini rossi, tartarughe e pappagalllini. Un orrore che da anni va avanti imperterrito. Dalle prime ore del mattino fino a dopo le 21,00 della sera gli agenti della Municipale hanno quindi passato al setaccio la zona con l’ausilio delle squadre dell’Asl veterinaria del Frullone e di tre gruppi di volontari delle guardie zoofile ed anche gli uomini dell’Enpa. Il fenomeno della vendita di animali è risultato sensibilmente ridotto rispetto agli anni precedenti ma non sono mancati gli illeciti da parte di alcuni venditori napoletani ma anche le sanzioni da parte della polizia locale.

Pesante comunque il bilancio dell’operazione: sei contestazioni di violazioni amministrative e un sequestro penale per maltrattamento animali. Multati ai sensi del regolamento comunale di tutela animali 26 del 2012 che con l’articolo 16 comma 5 vieta la vendita ambulante abusiva e la sanziona con una multa da 200 a 600 euro. È quello che è toccato a tre napoletani, due per la vendita di pesciolini rossi e il terzo per la vendita di pulcini, sequestrati in quanto i venditori erano anche privi della licenza di ambulanti. Altri sono stati sanzionati per per accattonaggio con animali, 200 euro, e uno per il taglio di penne a volatili, altra sanzione da 200 euro.

Infine A.A., 20 anni, residente ad Afragola e già noto agli agenti per i suoi precedenti specifici, è stato fermato e denunciato all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali, articolo 544 ter del Codice penale, in quanto utilizzava un pappagallino per svolgere il gioco dell estrazione del biglietto del lotto, avendogli prima mutilato le ali mediante il taglio delle penne per impedirgli di volare. Il volatile è sequestrato e affidato alla Asl veterinaria per il recupero e la liberazione. Questa pratica è tanto diffusa che nel 2017 il reparto ambientale della polizia locale di Napoli ha sequestrato 16 pappagallini sottraendoli agli sfruttatori, spesso recidivi ed appartenenti alla medesima famiglia criminale.