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La maggioranza di centrosinistra del consiglio comunale di Napoli ha approvato, andando contro il parere tecnico del dirigente competente, un emendamento al dup che prevede l’applicazione del salario minimo di 9 euro all’ora per tutti i lavoratori di ditte e società che hanno rapporti con il Comune. Si tratta di un provvedimento demagogico ed inutile in quanto, come sottolineato dalla dirigente dott.ssa Fedele, “la clausola sociale è già prevista dal codice degli appalti, analogamente il costo della manodopera va già considerato secondo i contratti collettivi di riferimento”. Riteniamo che il provvedimento oltre a non determinare alcun effetto positivo per i lavoratori possa addirittura essere controproducente, autorizzando chi applica tariffe superiori ad adattarle riducendole a quelle fissate. Inoltre, da domani le ripercussioni negative sul bilancio del Comune, già pesantemente disastrato, possono essere devastanti, se si scoprisse che molte delle società che lavorano per il Comune, comprese le società partecipate, non hanno adottato criteri retributivi compatibili con l’emendamento adottato. In tal caso, andrebbero revocato appalti e concessioni con comprensibili conseguenze in ordine ai servizi per i cittadini. Da subito, chiederemo la verifica di tutti i rapporti in corso, a partire da quelli di custodia e vigilanza (tra cui quello della Venere degli stracci), assistenza domiciliare e terzo settore, pulizia e servizi di giardinaggio.