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Napoli – “Divertirsi non significa distruggere”. Il cartello ben in vista sulla ringhiera dell’aiuola di piazza Vanvitelli, nel cuore del Vomero. Quell’aiuola distrutta dall’entusiasmo dei tifosi del Napoli durante i festeggiamenti per la Coppa Italia. A farla rifiorire ancora una volta l’amore per la città e le mani esperte di Giovanni Estate e di suo figlio Davide del Chioschetto dei fiori. Fondatori dell’associazione anti-racket Maurizio Estate da sempre si prendono cura del verde della piazza e hanno fatto dell’aiuola un simbolo di legalità. 

Proprio per questo stamattina hanno deciso di organizzare un flash mob con i giovanissimi per “lanciare un messaggio di legalità e decoro – spiegano -. Chi devasta il bene comune sia un’aiuola o una spiaggia adotta un atteggiamento di prepotenza e violenza. Tutto questo non può avere mai nulla in comune con lo sport che invece insegna i valori del rispetto per se stessi e per gli altri, nonché il senso di responsabilità”.

Non a caso stamattina insieme ai ragazzi ha preso parte all’iniziativa anche il campione mondiale di judo, il maestro Gianni Maddaloni. Mentre, non potendo presenziare, Antonella Leardi, la mamma di Ciro Esposito ci ha tenuto a far arrivare però lo striscione dell’associazione Ciro Vive. Protagonisti i ragazzi, tra cui gli studenti dell’istituto comprensivo di Scampia Alpi-Levi. “Importante essere qui oggi – ha detto la preside Rosalba Rotondo, che l’anno scorso ha ricevuto anche  l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il suo impegno sul territorio – per trasmettere ai giovanni il senso della legalità che passa anche attraverso la cura di un’aiuola, dal decoro, dal rispetto della nostra città”.