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Napoli – Cinque ergastoli. Questa la decisione della prima Corte d’Assise di Napoli per i presunti mandanti ed esecutori materiali del duplice omicidio e del triplice tentato omicidio avvenuto il 22 aprile 2016 in un circolo ricreativo al rione Sanità a Napoli. Carcere a vita per Antonio Genidoni, figlio del boss Pietro Esposito, massacrato a dicembre del 2015 in un raid armato ordito dal clan Lo Russo. Egastolo per Emanuele Esposito, per Alessandro D’Aniello; per Addolorata Spina, madre di Genidoni; e per Vincenza Esposito, la moglie di Genidonj. per la quale era stata avanzata richiesta di condanna a trent’anni. Sono ritenuti i responsabili dell’omicidio di Giuseppe Vastarella e Salvatore Vigna, raggiunti dai killer all’interno del circolo Maria Santissima dell’Arco in via Fontanelle 193 al Rione Sanità, ma anche per il ferimento di Dario Vastarella, Antonio Vastarella e Alfredo Ciotola.