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Napoli – Caserta resta l’unica isola felice in Campania per Forza Italia. Nelle altre quattro province, Napoli, Avellino, Salerno e Benevento, è De profundis. Silvio Berlusconi non interviene, dopo il crollo del partito alle elezioni regionali in Campania.

E quindi dà la sensazione di voler accompagnare Fi verso l’estinzione. I vertici, campani e provinciali, restano al proprio posto nonostante le batoste elettorali.

A Salerno percentuali da prefisso telefonico: nel 2021 ci saranno le elezioni comunali a Salerno. Ma è già chiaro che ormai Fi con il suo 4 % non può giocare alcuna partita. Ad Avellino discorso identico: la guerra Martusciello-Sibilia ha azzerato gli ultimi consensi.

A Napoli il coordinatore regionale Domenico De Siano è stato sconfitto perfino in casa (Lacco Ameno). Le amministrative sono state la Caporetto del centrodestra: solo a Poggiomarino la coalizione ha vinto con Maurizio Falanga.

Cosa resta di Fi in Campania? Poco. Nulla. Intanto nel partito cominciano i primi movimenti: questa sera Mara Carfagna e Giovanni Toti hanno organizzato, a Roma, una cena per parlare del futuro dell’ala moderata del centrodestra.

E’ quanto confermano dall’entourage della vice presidente della Camera. Dopo l’incontro a due di circa una settimana fa all’hotel de Russie, la cena organizzata da Toti e Carfagna e’ allargata a un gruppo di parlamentari.