- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

La procura di Napoli non è convinta che il tentato furto a casa del calciatore del Napoli, Marquez Allan, e quello dello stereo dell’auto della moglie di Piotr Zielinski, siano da collegare alle tensioni nello spogliatoio del Napoli calcio e alla ‘rivolta’ contro il ritiro imposto martedì scorso dal presidente Aurelio de Laurentiis. Coincidenze e non un’unica regia volta a creare tensioni nei calciatori offesi dai cori degli ultras mercoledì mattina davanti allo stadio San Paolo. Ma per ora non c’è una pista che collega i furti alle tensioni nella società sportiva. Questo anche perché dalle indagini dei carabinieri sarebbe emerso che già prima della ‘rivolta’ negli spogliatoi qualcuno aveva staccato i fili di alcune telecamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze della casa del centrocampista Allan, proprio con l’intento di non essere individuato e poi avrebbe approfittato dell’assenza del calciatore e della sua famiglia venerdì sera.