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Napoli – Scoppia il caos in Consiglio comunale e si corre – in parte – ai ripari dopo la notizia riportata da Anteprima24 sulla convocazione delle commissioni consiliari da parte di molti presidenti, ora che invece l’emergenza Coronavirus impone di rinviare le attività amministrative e politiche non necessarie, adottando tutte le misure necessarie per il contenimento del contagio. Sospendere le commissioni per i consiglieri comunali significa perdere il gettone e il rimborso del datore di lavoro.

Poco fa è terminata una discussione di quattro ore nella Sala Baroni del Maschio Angioino con tutti i capigruppo sull’argomento. “Una riunione spettrale” l’ha definita il presidente del Consiglio comunale, Sandro Fucito. Alcuni consiglieri comunali avevano le mascherine, tutti seduti ad una certa distanza anche perché la sala ampia lo consente. Un controsenso se poi si continuano però a convocare commissioni consiliari nelle stanze di via Verdi.  “Anche le commissioni parlamentari sono state sospese – tuona il capogruppo della Lega Napoli, Vincenzo Moretto ai colleghi nella Sala dei Baroni – e noi che non contiamo nulla invece ci continuiamo a riunire? Continuiamo a convocare commissioni consiliari, tra l’altro non strettamente necessarie?”. Niente da fare molti consiglieri comunali sembrano sentirsi e sentirle indispensabili. Tanto che il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini ad un certo punto avanza anche la proposta di sostituirle con una conferenza dei capigruppo permanente (per cui pure è previsto il gettone, ndr). Polemiche e discussioni alla fine cosa si decide? Di rinviare tutto alla prossima  conferenza dei capigruppo, che si terrà il 17 marzo. Quando sarà di nuovo affrontato l’argomento sulla sospensione delle commissioni consiliari, fatta eccezione però di quella sul Welfare e sull’Ambiente, presiedute rispettivamente da Maria Caniglia e Marco Gaudino che si occupano di tematiche strettamente legate all’emergenza Coronavirus.

Dopo aver stilato due giorni fa un calendario ricco di riunioni per tutta la prossima settimana con temi non strettamente prioritari quale la promozione del brand Napoli o “ancora da definire” anche il presidente della Commissione Lavoro, Vincenzo Solombrino alla fine poche ore fa ha annullato tutto. “Nello spirito del decreto ‘Io resto a casa’ la commissione che presiedo non si riunirà fino al prossimo 3 aprile, salvo la trattazione di argomenti connessi all’emergenza sanitaria ed economica connessa al Coronavirus”. Così anche altri presidenti. Intanto i segretari di commissione che devono essere presenti alle riunioni hanno inviato una nota al presidente e al direttore del Consiglio comunale. “Aver limitato le commissioni consiliari – scrivono – ai soli commissari non appare una sufficiente misura di sicurezza che potrebbe evitare il contagio considerando che in questo momento di difficoltà non risulta sicura la vulnerabilità di alcuno e che peraltro alcuni commissari sono impegnati nel loro lavoro in strutture sanitarie”. Ricordando che per motivi di sicurezza sono state sospese le riunioni di giunta, le commissioni e i consigli nelle municipalità. “Sempre disponibili a svolgere l’incarico – sottolineano – chiediamo che l’amministrazione possa disporre tutte le misure di sicurezza nel rispetto delle nuove disposizioni normative del Governo a cui è d’obbligo ottemperare. Tanto è dovuto a difesa e tutela della salute collettiva in qualità proprio della funzione amministrativa svolta dai segretari ed in ottemperanza delle disposizioni governative”.  Insomma una vera lezione di responsabilità.