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Napoli è unica! Con i suoi multiformi volti, con la sua storia millenaria, la sua anima nobile e cialtrona, le si perdona tutto in nome della sua unicità, come a uno scugnizzo con la  faccia da schiaffi, beffardo eppure irresistibile. Napoli è tante cose, un’irripetibile sequenza di perfette imperfezioni, la sua composizione molecolare la rende frutto eccezionale del genio e della fortuna, festosa allegoria della creazione dell’universo. Questo noi sappiamo, la città amata dal mondo intero è quel coacervo non duplicabile di meravigliose situazioni … eppure Napoli, come il romanzo di Pirandello, è Una (certamente non Nessuna) e Centomila, anzi Quaranta!

Sì! Perché questa è la novità, almeno per chi non è a conoscenza delle tante Napoli, sparse in giro per il mondo e questo è proprio il tema del libro di Michelangelo Iossa, “Il giro del mondo in 40 Napoli”, che verrà presentato sabato 22 giugno, alle 17.30, presso il Museo del Corallo – Casa Ascione, nella Galleria Umberto I a Napoli.

Il libro accompagna il lettore in un lungo viaggio attraverso i continenti, che si apre con la Napoli dello Stato di New York e che si conclude, inevitabilmente, con la più celebre delle Napoli del mondo. Unità di misura dell’intero percorso, il capoluogo partenopeo è, per notorietà, estensione, popolazione ed esposizione mediatica, la più vistosa dalle sue trentanove cugine, attraversate nelle pagine di questo libro-viaggio. Naples, Neapolis, Nabeul, Napoli, Nauplia, Neopolis o Neapoli sono i nomi delle quaranta Napoli scelte per questo itinerario, e certamente nel mondo si nasconderanno altri luoghi con lo stesso nome: gli USA e la Grecia, con le loro Naples e Neapolis, fanno la parte del leone mettendo in campo oltre venti luoghi differenti. Ma il Brasile, il Gambia, la Crimea e le Neapolis italiane in Sardegna, Puglia e Sicilia offrono squarci di assoluta bellezza. Napoli è una e multipla: non solo sfogliatelle e mandolini ma anche rodeo texano, ouzo ateniese, carnevale brasiliano, malvasia greco-veneziana, testimonianze dei nativi americani, prelibatezze siciliane e pugliesi, villaggi africani e smart city cipriote. Tutto si nasconde e si svela nel nome di Napoli, a ogni latitudine. Napoli è un piano inclinato e tutto viene necessariamente risucchiato in questa città, un po’ lazzara e un po’ felice. Che è in compagnia di altre trentanove omonime.

Noi, figli devoti di una Madre così totalizzante, restiamo fedeli alle nostre origini ma possiamo guardare con simpatia i nostri concittadini del mondo, fratelli quasi omonimi, portando in cuor nostro la consapevolezza di possedere il marchio di fabbrica della vera, unica e sola città di Napoli.

di Emanuela Zincone