“Concedetemi oggi di parlare soltanto di cose belle. Grazie”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ai giornalisti che chiedevano un commento sul rinvio a giudizio di 31 militanti di Casapound, chiesto dalla Procura di Roma, che effettuavano il saluto romano il 7 gennaio 2024 nel corso della commemorazione ad Acca Larentia.
“Ci avviamo a vedere qui a Napoli, nelle istituzioni che sorreggono le iniziative del Comune, dell’Università, della scuola, qualcosa di gigantesco a livello di formazione, ricerca e rigenerazione che sarà un modello per l’Italia e per l’Europa. Sarà qualcosa di straordinario”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che oggi ha visitato il cantiere dell’Albergo dei poveri a Napoli. Il ministro, nel sottolineare che “ogni volta che torno a Napoli è una gioia dell’anima”, ha spiegato che in questa sua prima visita alla struttura di piazza Carlo III “sto prendendo le misure dell’avanzamento di un progetto straordinario di collaborazione fra istituzioni di cui il Mic è capofila e l’impressione è ovviamente incantevole e già si vede non soltanto dai rendering: basta guardarsi intorno e vedere l’eccezionale possibilità di rigenerazione urbana, sociale e paesaggistica che questo luogo può avere per la città, ma con una dimensione nazionale ed europea”. Rispetto alla disponibilità delle risorse economiche e finanziarie, Giuli ha confermato l’impegno del Governo: “Ci sarà continuità finanziaria, ma anche nella presenza del ministro qui a Napoli, nell’impegno di tutte le risorse intellettuali, culturali, dei saperi del ministero della Cultura. Continueremo convintamente a sostenere questo progetto e lo vedremo nascere insieme”. In merito alle destinazioni d’uso e alla possibilità che nell’Albergo dei poveri possa trovare spazio anche una struttura alberghiera, il ministro ha affermato: “Questo è un passaggio successivo che seguiremo insieme, ma sappiate che il ministero non darà risposte unilaterali anche su questo bando perché si concerta tutto con gli enti locali, con i referenti regionali del partito che esprime la mia posizione all’interno del Governo perché nulla si fa senza ascoltare il territorio e chi lo rappresenta”.
“Napoli non è in odore di scudetto, ma è in profumo di scudetto. Io sono romano e romanista, ma innamorato di Napoli. Sappiamo bene che in passato ci sono stati terribili episodi che hanno riguardato le tifoserie della Roma e del Napoli. Oggi sentire Napoli in profumo di scudetto è una cosa che rallegra il cuore di un romano e di un romanista”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sulla corsa scudetto, a margine della sua visita al cantiere dell’Albergo dei poveri a Napoli.
MANFREDI – “I cantieri procedono seguendo quello che è il cronoprogramma che avevamo previsto. Quindi i primi lotti che si completeranno nel 2026″. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che oggi ha accompagnato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, a visitare i cantieri dell’Albergo dei poveri il cui progetto di rigenerazione e valorizzazione vede insieme diverse istituzioni di cui è capofila il Mic. Manfredi ha riferito che accanto alle risorse Pnrr, che finanziano i primi lotti, il progetto gode anche di ulteriori 100 milioni di euro a valere sui Fondi sviluppo e coesione. “I nuovi finanziamenti serviranno per gli interventi dell’ala destra della struttura – ha spigato il sindaco – per cui stanno partendo le progettazioni e il completamento delle opere è previsto per il 2028, mentre i fondi Pnrr sono impegnati per l’ala sinistra e la parte centrale della struttura. Avremo spazi che lo renderanno il più grande edificio culturale d’Europa”. Manfredi ha ribadito che “l’Albergo dei poveri diventerà un grande hub culturale perché all’interno ci sarà un’altra parte del Mann, una grande biblioteca pubblica, spazi per l’Università anche con residenzialità e luoghi per l’innovazione e la creatività”. Rispetto allo stato di avanzamento dei cantieri, il sindaco ha riferito che ad oggi “abbiamo tra il 15 e il 20 per cento di avanzamento dei lavori che riguardano i primi lotti”.
“Come Anci abbiamo chiesto al Governo di potere avere una legge nazionale che dia più poteri ai sindaci per poter intervenire in via ordinaria sia sulla regolazione del commercio, e dunque anche sugli orari delle attività di somministrazione, sia sul tema degli affitti brevi che sono tutti argomenti che per poter essere regolati richiedono una norma nazionale, altrimenti poi Tar e Consiglio di Stato ribadiscono che con norme comunali si possono fare solo ordinanze in luoghi e tempi limitati”. Così Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci, in merito al tema della regolazione della movida. Per quanto riguarda il caso specifico della città di Napoli, l’amministrazione sta lavorando a un’ordinanza che dovrebbe prevedere la riduzione degli orari di somministrazione e di occupazione di suolo, rispettivamente alle ore 22 e alle ore 24, da applicare in quelle strade che sono state recentemente interessate da provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Tuttavia Manfredi ha ribadito che il tema “non è semplice da affrontare perché la possibilità che ha il Comune ha di intervenire è solo con un provvedimento straordinario e con durata limitata perché esiste una norma nazionale che è primaria. Quindi qualsiasi provvedimento che noi adottiamo di limitazione degli orari o di limitazione delle attività può essere urgente e contingibile e solo in alcuni posti e tempi limitati”.