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L’economia italiana è ferma: l’industria è in affanno, i servizi solo in lieve recupero mentre gli investimenti sono attesi in calo e migliora di poco lo scenario per i consumi. I tassi sovrani sono scesi ai minimi storici, ma lo spread resta ampio e rischia di fermarsi l’export, per la flessione degli scambi mondiali e la Germania in panne. Per questo nel terzo trimestre l’economia italiana appare ancora debole, dopo che nel secondo il Pil era risultato piatto”, scrive il Centro studi  di Confindustria. Dichiarazioni condivise da Sergio Passariello, fondatore del Think Tank “Imprese del Sud”. “Non c’è uno straccio di indicazione sulle modalità di attuazione del programma, nulla che possa farci comprendere in che modo intenderanno finanziare tutte le misure economiche e fiscali che hanno previsto“, continua Passariello. Dalla riforma fiscale, all’Iva, alle città metropolitane come Roma. Ecco la versione definitiva del programma che il premier incaricato Giuseppe Conte ha portato al Quirinale all’attenzione di Sergio Mattarella e che ha ricevuto al fiducia del parlamento. “Alcune idee sembrano puntare ad una grande valorizzazione dell’industria, una ripresa del piano Industria 4.0 e delle innovazioni tecnologiche ma senza nessuna idea sulla copertura finanziaria ed economica. Inoltre, la credibilità istituzionale di molti rappresentanti, provenienti anche dal precedente governo, risulta compromessa agli occhi degli imprenditori” afferma Sergio Passariello, e Presidente di Euromed International Trade che continua “dove sono le indicazioni e le modalità di attuazione del programma economico? Non abbiamo elementi che ci facciano comprendere in che modo intendano finanziare tutte le misure economiche e fiscali previste. Con tale andamento non possiamo aspettarci molto da questa nuova alleanza governativa“.

Drastica continua ad essere la situazione imprenditoriale e del lavoro nel Sud della Penisola. Passariello, conclude dichiarando: “Per l’ennesima volta non abbiamo un serio programma che ponga la questione meridionale e del rilancio economico del Sud al centro delle attenzioni della politica. Il nuovo governo ha nominato un nuovo ministero per il Sud, ma un ministero senza portafoglio. Una situazione inaccettabile per le imprese meridionali“.