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Gragnano (Na) – Seppur sotto traccia, proseguono senza sosta le attività dei rappresentanti del sodalizio gialloblù per tentare in tutti i modi di continuare il progetto sportivo che in questi anni ha visto il Gragnano protagonista in Serie D. Al portale ufficiale della società, Alfonso Giordano, uno dei soci “storici”, ha delineato la situazione attuale, provando a chiarire quali saranno i prossimi passi da compiere.

Innanzitutto mi corre l’obbligo di ringraziare tutti coloro che nella scorsa annata calcistica, ognuno nel proprio ambito, si sono impegnati al massimo per tenere alto l’onore della nostra società. In particolar modo voglio ringraziare il tecnico Rosario Campana, una grande persona ed un amico oltre che un allenatore, a mio avviso, di categoria superiore. Ovviamente è ancora forte il rammarico per la retrocessione, un epilogo amaro che per gli sforzi profusi non avremmo meritato ma dobbiamo accettare il verdetto del campo”.

Lo sguardo della società è però rivolto al futuro.

Assolutamente, bisogna sempre guardare al futuro ed a ciò che si può costruire. Rispetto allo scorso anno ci sono alcuni soci, in primis Vincenzo Martone, che hanno deciso, legittimamente, di non proseguire quest’avventura. Vincenzo è una persona cara che ringrazio per tutto ciò che ha fatto in questi anni. È stato una figura chiave, senza la quale probabilmente non saremmo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto. Sia io che Paolo Scagliosi invece stiamo cercando di fare il possibile per continuare questo progetto, mettendoci come sempre innanzitutto la faccia, poi la nostra passione e le nostre possibilità economiche. Da soli però non abbiamo le risorse necessarie per poter andare avanti”.

Fondamentale dunque, forse mai come questa volta, sarà il supporto concreto di Gragnano e dei gragnanesi.

Si, inutile nascondere che il momento è davvero molto delicato. In questi giorni sto cercando di organizzare le prossime mosse ma, a prescindere dalla categoria (che sia la Serie D tramite ripescaggio oppure l’Eccellenza ndr), è vitale che ci vengano in soccorso i gragnanesi, i nostri tifosi, gli imprenditori del nostro territorio. Un aiuto che sarà certificato, all’insegna della serietà e della trasparenza. Tramite alcuni volontari nei prossimi giorni appronteremo una raccolta di risorse che sarà appunto certificata e trasparente. Se non dovessimo riuscire nel nostro intento di salvare la società, queste risorse, lo garantisco in prima persona, verranno devolute per la festa della Madonna del Carmine”.

Appoggio della piazza ma non solo.

Stiamo provando ad avvicinare vari imprenditori che abbiano le capacità per affiancarci e creare qualcosa di utile e positivo. C’è qualche persona, non di Gragnano, che ha manifestato il proprio interesse e prossimamente verificheremo se sarà fattibile avviare una collaborazione proficua. Il tempo stringe, entro un paio di settimane dovremo risolvere tutto e ci sono varie pendenze che gravano sul nostro bilancio. Purtroppo, lo sottolineo ancora una volta, per una gran parte queste pendenze non sono ascrivibili al nostro operato ma a quello della gestione di Carmine Franco nel 2016/2017. Molte questioni economiche di quell’annata le abbiamo risolte con i diretti interessati ma ve ne sono ancora alcune che limitano le nostre possibilità di azione. Errori del passato che paghiamo ancora oggi e stavolta rischiamo di pagarli davvero carissimi”.

Insomma la speranza c’è ed è, come si suole dire, l’ultima a morire.

Occorre sempre sperare che le cose possano volgere al meglio. Io personalmente sono da quasi vent’anni coinvolto, direttamente e non, nella gestione del Gragnano Calcio e farò di tutto affinché questo progetto, questo sogno, non termini in questa maniera, con una retrocessione. Per quanto concerne l’eventuale cessione del titolo, ad oggi non ci sono piste concrete ma solo ipotesi. Noi però faremo la nostra parte per continuare nella nostra città, è la priorità. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti perché l’auspicio è che si possa davvero costruire qualcosa che non sia utile solo agli sportivi ma a tutta la cittadinanza. Viviamo in un periodo storico in cui è difficile riuscire a fare qualcosa per i nostri figli, per i ragazzi che sono il nostro futuro. Noi abbiamo in mente qualcosa di speciale, di alimentare tante altre attività al pari di quella calcistica, sia riferibili alla cultura orientale che occidentale, per fare in modo che Gragnano possa rappresentare un punto di riferimento per i giovani del comprensorio. Fiore all’occhiello dovrà essere anche l’apertura al calcio femminile che non è così diffuso nel territorio ma ha enormi potenzialità. Il tutto assolutamente non a scopo di lucro ma solo per riuscire a contribuire a fare il bene del nostro paese. Questo è un mio piccolo sogno che spero che in tanti possano condividere per poterlo rendere presto realtà. Ne ha bisogno Gragnano, ne abbiamo bisogno noi gragnanesi”.