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Napoli – Griglie in piazza del Plebiscito per il metrò, la querelle tra Comune e Governo potrebbe non essere ancora giunta al capolinea. Dal ministero dei Beni culturali trapela stupore per la sentenza del Tar, che con il proprio verdetto ha ribaltato, sconfessandolo, l’orientamento del ministero, autorizzando l’apertura delle griglie di ventilazione della linea 6 della Metropolitana. I tecnici del ministero, stando a una serie di indiscrezioni emerse nelle ultime ore, esamineranno le motivazioni della sentenza e dopo di che impugneranno il verdetto presentando ricorso al Consiglio di Stato. 

Il colpo di scena, l’ultimo di un estenuante tira e molla amministrativo, era arrivato stamattina. Il Tar della Campania ha accolto il ricorso del Comune di Napoli, che si era opposto alla revoca dell’autorizzazione a creare delle griglie di sfogo in un angolo della piazza a pochi passi dalla Prefettura. Il braccio di ferro con il ministero dei Beni culturali era iniziato a dicembre, con il brusco stop ai lavori e con il rischio di perdere i fondi dell’Unione europea. Il Mibac aveva infatti bocciato il parere favorevole rilasciato dalla Sovrintendenza di Napoli, ma il Tar ha in seguito dato ragione a Palazzo San Giacomo. «Siamo molto soddisfatti. Ancora una volta è la dimostrazione che questa Amministrazione lavora con correttezza giuridica, efficacia, concretezza e trasparenza amministrativa», è stato il commento a caldo reso dal sindaco Luigi de Magistris.

Sulla stessa lunghezza d’onda si era espresso nelle scorse settimane anche l’assessore al ramo Mario Calabrese, il quale aveva a gran voce sostenuto il carattere antieconomico di qualsiasi altro cantiere che non prevedesse la realizzazione delle griglie al Plebiscito sfruttando gli scavi già esistenti nell’area sottostante. La partita potrebbe però non essere ancora del tutto conclusa.