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Napoli – “Testa alta, cresta al vento. L’azzurro addosso con fiero portamento. Orgoglio, appartenenza e maglia sudata. Marek e Napoli, una storia d’amore che verrà raccontata”. Quasi nove mesi dopo, Marek Hamsik è tornato allo stadio San Paolo ed è stato accolto con questo striscione, esposto in curva B, dai suoi tifosi. Nessun giro di campo, per la festa c’è tempo: il prossimo 10 dicembre, infatti, sarà organizzato un evento in suo onore a Fuorigrotta. Decibel Bellini, speaker del “San Paolo” ha annunciato che andrà in scena una serata dedicata proprio all’ex Capitano in occasione della sfida di Champions League contro il Genk. Quel giorno potrebbe coincidere con l’acceso del Napoli agli ottavi di finale, traguardo ad un passo da poter raggiungere. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una grande festa.

Hamsik ha giocato al Napoli per 11 stagioni e mezzo, collezionando 520 apparizioni con la maglia azzurra, così da diventare il giocatore con più presenze nella storia del Napoli. Arrivato nell’estate del 2007, è diventato capitano nel gennaio del 2014 dopo l’addio di Paolo Cannavaro. Non solo il giocatore con più presenze, ma anche quello con più gol segnati: 121, un primato che potrebbe portargli via quest’anno il suo ex compagno di squadra Mertens, arrivato a 116. Lo slovacco ha tenuto a ringraziare tutti attraverso i propri canali social: “È stato bellissimo ed emozionante tornare al San Paolo, a casa mia. Sentire il vostro amore e il vostro affetto, vedere i miei compagni ed amici del cuore. Amo napoli e sempre forza Napoli, l’unica cosa che mi è dispiaciuta dopo la grande partita fatta è stato il rigore colossale non fischiato”.

L’ex capitano del Napoli è stato intercettato dai microfoni di Radio Kiss Kiss e in poche e semplici parole ha commentato il ritorno nella sua seconda casa:  “Spero che siano solo episodi negativi e che non riguardino solo il Napoli. Sono dispiaciuto per i ragazzi, hanno fatto una partita fantastica. Hanno dominato e dovevano vincere. Tornare al San Paolo? È sempre molto bello, c’è sempre tanto amore verso di me. Sono fiero di questo rapporto speciale tra me e la città, un qualcosa di unico che spero possa continuare per sempre. Persi tanti perni negli anni? Questa squadra è ancora equilibrata, forte, e lo sta dimostrando. Manca qualche punticino, qualcosa di concreto per arrivare alla Juve, ma conta poco. La società e la squadra stanno facendo tutto il possibile“.

Lo slovacco ha parlato anche di un futuro in Cina per Mertens e Callejon: “Non so nulla di concreto, credo possano continuare a Napoli per fare la storia del club. Ambasciatore del Napoli? Mi piacerebbe moltissimo. Essere ambasciatore della società in cui sono cresciuto e fare la parte più importante della mia carriera. Non vedo l’ora di tornare per fare questo giro di campo per i tifosi. Io uomo dei record? Ancora per poco – aggiunge l’ex centrocampista azzurro sorridendo –, Mertens sta arrivando come un treno da dietro e gli auguro che possa diventare lui il bomber di sempre di questo Napoli. È un ragazzo eccezionale. Insigne mi ha chiesto consigli? Non deve. Conosce bene la città, è cresciuto qui e sta giocando con la maglia che ama davvero. Vuole il bene di Napoli e dei napoletani“. Chiosa su un possibile ritorno a Napoli per chiudere la carriera: “Non si può dire mai nel mondo del calcio. Ma ora sono concentrato sulla Cina, sono felice e ho un contratto ancora“.