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Napoli –  Nel corso della riunione odierna della commissione Patrimonio, presieduta da Carmine Sgambati, è stato affrontato, su richiesta del consigliere Vincenzo Moretto, il tema dell’illuminazione pubblica nei quartieri periferici della città. Sono intervenuti Riccardo Festa dell’assessorato al Patrimonio ed Eduardo Fusco, dirigente del servizio Strade e Grandi reti tecnologiche, che hanno illustrato i termini dell’appalto per l’illuminazione pubblica, vinto nel 2016 dalla RTI Citelum.

La riunione odierna è stata richiesta dal consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli) sulla base di una serie di ordini del giorno da lui presentati sul tema della illuminazione pubblica cittadina. Nello specifico, Moretto ha evidenziato la necessità di avere periodicamente uno screening completo dei pali e dei punti luce presenti sul territorio, soprattutto nelle aree periferiche, per avere contezza degli interventi effettuati e da predisporre a tutela della sicurezza dei cittadini.

Riccardo Festa, dell’assessorato al Patrimonio, ha spiegato che in città esistono 65.000 punti luce, 60.000 dei quali sono gestiti dalla RTI Citelum, vincitrice dell’appalto nel 2016. Gli altri 5000 punti luce, concentrati nel Centro storico, nel Borgo Orefici e a San Giovanni a Teduccio, rientrano in una vecchia convenzione con la società Enel Sole, stipulata in occasione del Giubileo, che durerà fino al 2026, data in cui la loro gestione potrà essere ceduta all’amministrazione comunale.

L’appalto con la società Citelum, ha spiegato l’ingegner Fusco, prevede la gestione e l’efficientamento della rete di illuminazione pubblica attraverso la tecnologia a Led. La sua durata è di dodici anni, e prevede un importo totale di 112 milioni di euro, dei quali 50 – finanziati con fondi del bilancio comunale – sono destinati alla gestione degli impianti, e 62 milioni – provenienti da tre diverse fonti di finanziamento – sono destinati ai lavori. Fusco ha evidenziato che, nella realizzazione dei lavori, si è data priorità alle aree periferiche della città, per poi proseguire verso il centro. Grazie ad una piattaforma informatica che georeferenzia i sostegni e i corpi illuminanti, il servizio è in grado di gestire gli interventi in tempo reale, Citelum è tenuta infatti ad intervenire entro 24 ore dalla segnalazione, in mancanza, viene applicata una penale. E’ inoltre in corso un programma di sostituzione dei pali più a rischio: sono stati già realizzate due tranche di intervento, ed è prevista la terza per la prossima estate.

Nel dibattito, il consigliere Moretto ha evidenziato che l’efficienza illustrata non corrisponde alle segnalazioni che arrivano dai territori: sono molte le strade nelle quali manca ancora del tutto l’illuminazione, come ad esempio nel complesso di Edilizia residenziale pubblica di via Scirocco, dove sulla pubblica via non esistono neanche i pali della luce e nel parco, i quattro pali installati anni fa non hanno mai funzionato. Il consigliere Rosario Andreozzi (Dema) ha chiesto quali sono stati i criteri per individuare le aree prioritarie per la realizzazione dei lavori, evidenziando come anche a Via De Roberto esistano impianti e la predisposizione dei pali ma questi ultimi non sono mai stati installati. Analoga situazione per il parco Fratelli De Filippo a Ponticelli, segnalata dal consigliere Luigi Zimbaldi (Ce simme sfasteriate), la cui competenza non è tuttavia di Citelum, ma del servizio Patrimonio per il tramite di Napoli Servizi.

La priorità degli interventi, hanno spiegato Festa e Fusco, è stata data agli impianti periferici, energivori e pericolosi. Nel capitolato è prevista inoltre la possibilità di incrementare, entro un certo margine, i punti luce gestiti da Citelum, a parità di canone erogato. Con le risorse del bilancio, tre milioni di euro per i prossimi tre anni, saranno realizzati nuovi impianti nelle strade che ne sono sprovviste, purché siano di uso pubblico.