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Il Tar della Campania “promuove”, in prima battuta, l’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento: confermata, infatti, la tariffa dell’imposta di soggiorno applicata per le strutture extralberghiere. Nei giorni scorsi, il Tribunale amministrativo ha respinto l’istanza cautelare con cui sette operatori del settore extralberghiero, difesi dall’avvocato Francesco Saverio Esposito, chiedevano l’annullamento della delibera di Giunta mediante la quale, nello scorso mese di gennaio, sono stati modificati gli importi dell’imposta di soggiorno uniformandoli a quelli già adottati nei comuni di Sant’Agnello e Sorrento. In particolare, i ricorrenti chiedevano al Tar di annullare, ritenendola eccessiva, la variazione della tariffa dell’imposta di soggiorno posta a carico dei turisti e passata da 2 a 4 euro per ciascuna notte di pernottamento in strutture extralberghiere.
Con ordinanza pubblicata lo scorso 10 maggio, il Tar della Campania (ottava sezione) si è espresso confermando i provvedimenti assunti dall’Amministrazione Comunale di Piano di Sorrento, difesa dall’avvocato Erik Furno. Per i giudici amministrativi non appaiono sussistere né elementi di diritto a fondamento della pretesa, né elementi di pregiudizio discendenti dall’efficacia del provvedimento.
L’Assessore con delega ai Tributi e al Bilancio, avv. Anna Iaccarino, ha dichiarato: “Quando si amministra una Città si è chiamati a fronteggiare i problemi guardando da più angolazioni e a gestire le situazioni negli interessi di tutti. Può capitare quindi di adottare provvedimenti che lascino scontenti dei cittadini e che questi, nonostante i tentativi dialogo, decidano di ricorrere ai tribunali. In fondo è giusto che sia così. L’importante per chi governa è la serenità e la convinzione di aver operato, in buona fede e correttamente, guardando alle norme e al bene della Città. Per quanto riguarda i nuovi importi dell’imposta di soggiorno, abbiamo fatto una scelta ponderata alla luce di molteplici fattori e guardando agli interessi della collettività. Il TAR, in fase cautelare, si è pronunciato sulla correttezza del nostro operato. Ora auspichiamo sia il momento di guardare avanti, noi siamo stati e restiamo aperti al dialogo con tutti gli operatori del settore affinché si possa lavorare in sinergia per valorizzare l’accoglienza turistica. Ribadisco però che per mantenere beni o servizi, migliorarli o addirittura introdurne di nuovi, servono investimenti economici continui ed è corretto, quindi, che a contribuire sia anche chi, come i turisti, per quei beni o servizi non provvede attraverso il normale sistema fiscale locale”.
L’Assessore con delega al Contenzioso, avv. Antonella Arnese, ha sottolineato: “Il Tribunale amministrativo si è espresso favorevolmente e questo senza ombra di dubbio sottolinea che i nostri provvedimenti sono stati assunti in modo chiaro e corretto. Da parte nostra, come già fatto precedentemente e prima che gli operatori presentassero la propria istanza al Tar della Campania, ribadiamo l’apertura al dialogo e al confronto costruttivo per il bene della nostra comunità. Colgo l’occasione anche per ringraziare il nostro legale, l’avvocato Erik Furno, che ha rappresentato l’Ente in occasione del giudizio”.