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Napoli – “Hanno perso un’occasione sembra quasi che l’emergenza economica e sanitaria non abbia insegnato nulla a qualcuno: antagonismo, astio gratuito ed egoismo devono lasciare spazio all’unità, nell’interesse primario delle imprese e dei loro dipendenti”.

E’ scontro sugli interventi per le imprese tra Camera di Commercio Confcommercio e Unione industriali. Dure le parole del numero uno della Camera di Commercio Napoli, Ciro Fiola al termine della riunione tenutasi oggi sulle azioni da mettere in campo per risollevare le imprese colpite dall’emergenza sanitaria. 

Voto contrario all’assestamento di bilancio dei consiglieri di Unione Industriali, Acen, Clai, Cna e Confartigianato .

In tutto 50 milioni stanziati, di cui 10 milioni varati a inizio anno per attività promozionali. Sarà la Giunta nelle prossime ore a tracciare le linee di indirizzo su cui saranno costruiti i bandi in uscita tra luglio e settembre, lasciando il mese di agosto in pausa. Approvati a larga maggioranza anche il Bilancio di esercizio 2019, l’aggiornamento della Relazione previsionale e programmatica anno 2020 nonché l’aggiornamento del Bilancio Preventivo 2020.

Cna e le altre associazioni, pur dichiarandosi unitariamente e pienamente concordi all’erogazione di giuste misure di sostegno alle imprese colpite dal Covid, hanno subordinato il loro consenso alla trasparente informativa e condivisione su criteri e metodologie dello stazionamento previsto di 40 milioni di euro.

“Le Associazioni hanno dovuto purtroppo registrare il rifiuto del Presidente della Camera di Commercio di Napoli – hanno detto Cna e gli altri – sia ad un immediato confronto di merito su tale punto, sia a un aggiornamento sugli emendamenti presentati, tra i quali l’erogazione nella misura del 50% degli investimenti già realizzati dalle imprese”. 

Motivo per cui le associazioni hanno espresso il proprio dissenso all’ aggiornamento del bilancio preventivo 2020, pur confermando la necessità di erogare le misure di sostegno alle imprese, previa la trasparente condivisione dei criteri di attribuzione. “Non è possibile concedere  “una delega in bianco” – dicono – su una materia di così grande rilevanza e delicatezza per l’intero contesto imprenditoriale”. 

Il presidente Fiola ha comunque assicurato che porterà le proposte delle associazioni all’attenzione della Giunta poiché considerate meritevoli e condivisibili, dopo l’opportuna verifica con Unioncamere Nazionale. 

“Andiamo incontro alle imprese, che in questo periodo sono travolte da una crisi epocale,
immettendo nel sistema produttivo energie e opportunità – ha commentato ancora Fiola – . Rappresentiamo un riferimento per le 340mila imprese iscritte e per questo motivo stiamo immaginando numerose iniziative dedicate ai diversi comparti”.

Si è giunti così alla stesura del progetto complessivo di attività da mettere in campo dopo una lunga campagna di ascolto con i vertici del Palazzo della Borsa, alla quale hanno preso parte gli esponenti di tutte le associazioni, delle rappresentanze datoriali e sindacali, con le sole eccezioni di Unione Industriali e Confcommercio. 

Nella stessa seduta il Consiglio Camerale ha votato la decadenza di tre consiglieri: Felice Califano, rappresentate del Siva, Alessandro Lenoci di Abi e Pasquale Russo, direttore Confcommercio Campania. La Confcommercio, con la decadenza di Russo e le dimissioni di circa un mese fa del consigliere Giacomo Errico, Commissario Confcommercio Campania, perde momentaneamente ogni rappresentanza nella Camera di Commercio di Napoli.