- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Ancora veleni sprigionati dal terreno e dalle tonnellate di rifiuti incendiati in via Cupa Perillo a Scampia dopo il rogo dello scorso 27 agosto. Il comune corre ai ripari con la messa in sicurezza dell’area e la rimozione dei rifiuti presenti nella zona interessata dall’incendio ma un altro problema da affrontare è quello del trasferimento temporaneo della comunità Rom che in quell’area aveva allestito un campo.

Così oggi è stato preso un provvedimento: saranno spostati nell’Auditorium di Scampia altri 50 Rom. Il gruppo si va ad aggiungere ai 27 che furono trasferiti subito dopo l’incendio. Come ha spiegato dall’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Roberta Gaeta, si sta procedendo “per cerchi concentrici” andando a spostare in primo luogo chi vive più in prossimità dell’area in cui sono divampate le fiamme e dove ancora oggi persistono fumi.  “Stiamo lavorando – ha dichiarato l’assessore Gaeta – in stretto contatto con le altre istituzioni, con la comunità Rom e con il territorio che saranno sempre partecipi di ogni decisione”.

Già ieri il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, aveva emesso un’ordinanza nella quale disponeva primi interventi per salvaguardare la salute individuale e pubblica e per la messa in sicurezza dell’area. Compito dell’Arpac, invece, sarà quello di estendere il monitoraggio sulla qualità dell’aria alle aree circostanti a cominciare dai luoghi più sensibili come quelli a destinazione scolastica, relazionando con cadenza giornaliera sui dati rilevati e sul superamento dei relativi valori-soglia, affinché l’Asl possa valutare la necessità dell’adozione di eventuali ulteriori provvedimenti da parte dell’amministrazione.