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Capri –  “Penso che San Costanzo ci abbia fatto la grazia quel vialetto su cui è precipitato il bus è la strada d’accesso alla nostra spiaggia. Di lì, tempo una ventina di minuti, sarebbero passati i bambini per guadagnare l’uscita alla fine dell’ora. Sarebbe stata una strage. Nella disgrazia, è stato un miracolo se non è andata peggio”. Questa la testimonianza del signor Leonardo Rusciano, gestore della spiaggia pubblica accanto al lido Le Ondine – alle cui spalle è precipitato il minibus dell’azienda di trasporti caprese.

L’uomo ha raccontato all’Ansa il dramma che ha vissuto in presa diretta: “Sono corso subito – dice – tutto è accaduto a 20/30 metri da me. C’è stato panico sulla spiaggia e si è alzato un polverone. La gente gridava, io ero al bar e come prima cosa ho pensato che qualcuno stesse annegando. Poi sono stato travolto da una nuvola di polvere e sono corso. Ho visto l’autobus rovesciato e la gente che gridava. Poi sono sopraggiunte le sirene dei soccorsi e le eliche degli elicotteri. No – risponde a chi gli chiede se quel pericolo fosse mai stato fiutato – è un punto della strada dove si procede necessariamente adagio. Troppo stretta. Ecco perché penso a un malore del conducente: è l’unica spiegazione possibile”.