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“È di pochi minuti fa la notizia che tre operai sono deceduti a Napoli. Stiamo cercando di avere tutte le informazioni del caso e ovviamente è prematuro anche in questo momento commentare se non dicendoci addolorati ancora una volta di dover assistere a una perdita di vite umane durante il lavoro”. Lo afferma la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa dove ha espresso cordoglio per le famiglie.
Il nostro impegno – ha aggiunto – e quello delle parti sociali, è a sostenere degli interventi che migliorino la qualità della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che diano efficienza, che utilizzino le tecnologie anche in termini di protezione ulteriore dei lavoratori e delle lavoratrici”, aggiunge anticipando nuove misure sulla sicurezza sul lavoro in autunno. 

“È un giorno di dolore. Tre operai hanno perso la vita nel crollo di un cestello in una palazzina privata al Vomero. Voglio esprimere profonda vicinanza mia, dell’Amministrazione comunale e di tutta Napoli alle famiglie colpite da questa ennesima strage silenziosa”. Lo scrive sui social il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. “Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci. Al mondo dell’impresa, a tutte le istituzioni e alle organizzazioni sindacali ribadisco l’impegno concreto per fermare le morti sul lavoro. Servono più sicurezza, più controlli e più formazione – sottolinea – Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso”.

Esprimo il mio cordoglio e la mia vicinanza alle famiglie dei tre operai morti sul lavoro questa mattina a Napoli”. Così la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5S) su X in merito alla morte di tre operai nel capoluogo campano.
L’ennesima tragedia che fa aumentare i numeri di quella che è ormai una vera e propria piaga sociale – sottolinea – Ma il cordoglio non può più bastare. Non è accettabile che ogni giorno tre persone escano di casa per andare al lavoro e non facciano più rientro dai loro cari. Vanno rafforzati i controlli, estesa la responsabilità alle ditte appaltanti, istituita la procura nazionale e il reato di omicidio sul lavoro. Ora è il momento del dolore ma si agisca subito per porre fine a questa strage”.

Mentre sono ad un convegno sulla buona occupazione, giunge la notizia dell’ennesima strage sul lavoro con 3 operai che a Napoli sono morti precipitando dal sesto piano di un palazzo. Dolore, sgomento e rabbia”. Lo scrive su X Nicola Fratoianni di Avs.
Penso che questi siano i sentimenti in un momento simile. Sgomento perché non se ne può davvero più di una scia di sangue infinita. Rabbia perché è ora – conclude Fratoianni – che ci siano iniziative dello Stato e delle Istituzioni per impedire queste stragi”.

Il pensiero va alle famiglie degli operai morti oggi a Napoli. Le parole risultano sempre più vuote di fronte ad una tragedia civile che vede tre lavoratori perdere la vita ogni giorno. Gli infortuni non sono una tragica fatalità, ma la conseguenza di politiche della sicurezza inadeguate. Siamo di fronte ad un fenomeno strutturale che riguarda anche il modello produttivo. Servono maggiori controlli investendo nel personale, a partire dall’Inl, ma serve che questi controlli siano più efficaci attraverso un coordinamento obbligato tra i tanti organi di vigilanza su cui, ancora, si attende l’intervento del Governo. È urgente aprire un confronto sulla possibilità di istituire una Procura nazionale e distrettuale del lavoro, in grado di garantire indagini tempestive e approfondite, condotte da figure specializzate. Abbiamo poi un sistema di norme adeguate che dobbiamo applicare, a partire dal Testo unico sulla sicurezza che necessita ancora dell’emanazione di tutti i decreti attuativi. La strada non è la patente a punti, che fa sicurezza solo sulla carta, oppure la liberalizzazione dei subappalti, che insieme ai costi abbatte la sicurezza. La via da percorrere è un’altra: la sicurezza non può essere trattata come un adempimento burocratico, ma deve diventare parte di una vera cultura condivisa, fondata sulla consapevolezza che tutelare la vita dei lavoratori è un investimento morale e materiale per la democrazia”. Così Valeria Valente senatrice del Pd. 

Esprimo il mio più sincero cordoglio per le tre vittime del drammatico incidente sul lavoro avvenuto a Napoli in seguito al crollo di un montacarichi. Una terribile tragedia che scuote il nostro territorio e che rafforza l’impegno delle istituzioni per la tutela dei lavoratori”. Lo afferma il deputato napoletano di Forza Italia e Sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante.
Occorre investire sempre più sulla sicurezza, per questo il nostro Governo sta lavorando per rafforzare i controlli e incentivare le tutele, promuovendo le misure di contrasto e prevenzione per una diffusione sempre più capillare della cultura della sicurezza – sottolinea – Ai familiari delle vittime rivolgo tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà”.

“Esprimo il mio più sincero cordoglio e la vicinanza alle famiglie dei tre operai che questa mattina hanno perso la vita in un tragico incidente sul lavoro, in via Domenico Fontana a Napoli”. Lo afferma Fulvio Martusciello, segretario regionale di Forza Italia in Campania.
Quanto accaduto ci addolora profondamente e richiama tutti a un impegno costante e concreto sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro – prosegue – È doveroso attendere con rispetto gli esiti delle indagini in corso da parte delle autorità competenti, ma è altrettanto necessario ribadire che la tutela di chi lavora deve restare una priorità assoluta”.
“Forza Italia – conclude Martusciello – continuerà a sostenere, in Campania e a livello nazionale, ogni iniziativa utile a rafforzare la cultura della sicurezza e della prevenzione”.

“Esprimo profondo dolore per la tragica morte dei tre operai deceduti questa mattina a Napoli. Un dramma che ancora una volta richiama l’assoluta priorità della sicurezza sul lavoro. Ai familiari delle vittime rivolgo le mie sentite condoglianze e la mia vicinanza”.
Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.

Il Coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia Napoli esprime “profondo cordoglio” per la tragica morte dei tre operai avvenuta questa mattina in un cantiere di via San Giacomo dei Capri.
Di fronte a un dramma come questo – dichiarano i vertici del coordinamento – il primo pensiero va alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà. Ma non basta commuoversi: serve agire. Gli incidenti sul lavoro continuano a mietere vittime e pongono un tema di responsabilità collettiva. Non è più accettabile che nel 2025 si possa ancora morire cadendo da un montacarichi”.
Fratelli d’Italia Napoli chiede con forza “una verifica immediata delle condizioni di sicurezza nei cantieri cittadini, un rafforzamento dei controlli ispettivi e una stretta su chi viola le norme sulla sicurezza. La tutela della vita dei lavoratori non può essere barattata con la fretta nei tempi di esecuzione o con il risparmio sui costi”. Il coordinamento, infine, auspica “che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto e che le istituzioni locali si attivino per garantire che tragedie simili non si ripetano mai più”.

Fermate la mattanza. Non possiamo più tollerare che il lavoro, che dovrebbe essere dignità, riscatto e libertà, continui a trasformarsi in condanna a morte. Tre operai morti oggi a Napoli, nel cuore del Mezzogiorno, gridano giustizia. È l’ennesima tragedia figlia della superficialità, dell’assenza di controlli e di un sistema che troppo spesso sacrifica la sicurezza in nome del profitto”. Lo dichiara Felice Iossa, componente della direzione nazionale del Partito Socialista Italiano e responsabile per il Mezzogiorno, commentando il drammatico incidente sul lavoro avvenuto al Vomero.
Il PSI – aggiunge – da sempre difende il lavoro come valore fondante della Repubblica. Ma oggi, in troppe realtà del Sud e del Paese, il lavoro resta privo di tutela, esposto all’illegalità e alla mancanza di una cultura della prevenzione. Servono più ispettori, più formazione, più responsabilità. Non bastano le norme, se poi vengono ignorate”.
“Proponiamo – conclude – che ogni cantiere venga monitorato con tecnologie avanzate e che venga istituito un fondo nazionale per le vittime del lavoro, finanziato anche dalle imprese inadempienti. È ora che il Paese metta davvero al centro la vita e la dignità dei lavoratori. Non c’è sviluppo, né nel Mezzogiorno né altrove, senza giustizia sociale e sicurezza”.

La morte di tre lavoratori che a Napoli erano impegnati in lavori di manutenzione in una palazzina provoca un grande dolore. Esprimiamo cordoglio alle famiglie delle vittime e ai loro cari. Non abbasseremo mai la guardia sul fronte della prevenzione. Garantire a tutti i lavoratori luoghi sicuri è un obiettivo che deve trovarci uniti, politica e parti sociali, nel tenere sempre alta l’attenzione”. 
Lo dichiara il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
 
È terribile. La sicurezza sul lavoro e la dignità del lavoro dovrebbero essere da tempo una priorità ma purtroppo non è così. Più forte deve essere la battaglia per determinare una necessaria svolta istituzionale, politica, e civile”. Lo scrive sui social Antonio Bassolino.
 
“Tre uomini sono usciti di casa per lavorare e non vi faranno più ritorno. È inaccettabile che nel 2025 si continui a morire di lavoro. Esprimo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e la mia vicinanza a tutta la comunità del Vomero, colpita da questa ennesima tragedia silenziosa.” Così Giuseppe Sommese, consigliere regionale di Azione e Presidente della I Commissione.
“Non è il momento delle parole rituali: serve un’azione immediata, concreta, coraggiosa. La sicurezza sul lavoro non può restare confinata a un tema da convegni o post commemorativi. È un dovere quotidiano, che riguarda i controlli, le responsabilità, la qualità delle imprese, la formazione e la tutela effettiva delle persone“, sottolinea. Sommese ha annunciato la volontà di sollecitare in Consiglio regionale un confronto urgente su un piano straordinario per la sicurezza nei cantieri, con misure specifiche per il settore edile e le imprese subappaltatrici: “Non possiamo più accettare che in troppi casi si lavori senza verifiche adeguate, con attrezzature instabili, in condizioni non degne di un Paese civile.” “La Regione ha il dovere di attivarsi subito, insieme a Comuni, Asl e Ispettorato, per rafforzare la rete dei controlli e assicurare che ogni cantiere attivo in Campania venga verificato secondo parametri chiari e condivisi. Chiederò che si calendarizzi un’informativa urgente in aula: questa non può essere solo una notizia di cronaca. Deve diventare una priorità politica”, conclude. 
 
Immenso dolore per i tre operai, vittime dell’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina a Napoli. È una tragedia che scuote profondamente la nostra città e l’Italia tutta, e che impone, a tutti i livelli istituzionali, a cominciare da quello regionale, di investire sempre di più per garantire la sicurezza sul posto di lavoro”. Lo sostiene Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale e vice coordinatore del partito in Campania.
“Il Governo nazionale sta operando per implementare i controlli e favorire le tutele, mettendo in campo anche misure adeguate di prevenzione e di contrasto a questo vero e proprio dramma sociale – sottolinea – Tutto ciò va trasferito anche a livello locale perché si inverta la tendenza. Ai familiari dei tre operai massima vicinanza e solidarietà”.
 

La terribile tragedia di questa mattina avvenuta nel quartiere Vomero di Napoli ci lascia sgomenti e attoniti. Ci sono tre famiglie che non vedranno più tornare a casa i propri cari, morti mentre erano al lavoro in un cantiere. È un dolore grandissimo, tutta la Filca è vicina ai familiari delle tre vittime e ai loro colleghi”. Lo sostengono Ottavio De Luca, segretario generale aggiunto della Filca-Cisl nazionale, e Massimo Sannino, segretario generale della Filca-Cisl Campania. “La Filca, come avvenuto anche per altri incidenti mortali sul lavoro, si costituirà parte civile e assicura sin da ora il completo supporto alle famiglie degli edili deceduti”, annunciano.
La Filca – aggiungono De Luca e Sannino – considera da sempre la sicurezza un elemento centrale per la qualificazione del lavoro e dell’impresa. La Patente a crediti, fortemente voluta dalla Filca, va proprio in questa direzione. In attesa che la magistratura accerti quanto prima le responsabilità di quanto accaduto, non possiamo che ripetere che è necessario adottare tutte le misure di sicurezza previste dalle normative in vigore, a maggior ragione per gli interventi più a rischio”.
“Oggi la tecnologia può aiutarci per l’utilizzo di tutti gli strumenti e i mezzi di cantiere e anche per i dispositivi di protezione individuali. Dobbiamo continuare a lavorare per favorire lo sviluppo di proposte e l’utilizzo di tecnologie che possono salvare vite umane attraverso le norme, i contratti e i protocolli. Non c’è opera che valga la vita di una persona”, concludono i due sindacalisti della Cisl.

Tre vite spezzate. Continua la lunga scia di morti e di lavoratori che non faranno ritorno a casa“. È quanto afferma Melicia Comberiati, segretaria generale della Cisl Napoli.
“Esprimiamo il nostro cordoglio e siamo vicini alle famiglie delle vittime. Ribadiamo che non bastano le parole, ma servono fatti, maggiori controlli e monitoraggi perché i cantieri non devono trasformarsi in luoghi di tragedie come questa – sottolinea – E non ci stancheremo mai di ribadire che istituzioni, sindacato, aziende devono attivare un dialogo costante e non abbassare mai la guardia. Va fatto ogni sforzo per tutelare l’incolumità delle persone. Le morti e gli infortuni sul lavoro sono una piaga inaccettabile per tutti”.

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