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Napoli – Un progetto che apre uno spiraglio importante nel mondo della medicina ed è figlio di due menti napoletane. Michela D’Antò della Fondazione Pascale e Federica Caracò dell’Università degli studi Federico II, hanno scritto un algoritmo che permette di dimezzare le radiazioni prodotte da una Tac. Le due hanno vinto l‘Health technology challenge a Catanzaro con un progetto che salvaguarda la salute dei pazienti, sbaragliando la concorrenza di altri 162 progetti nel corso del Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici. Le due hanno elaborato un protocollo per ridurre del 40-60% l’esposizione delle radiazioni durante la Tac e garantendo comunque una buona qualità di immagine. Un grande risultato perchè è stato stimato che su 40 milioni di esami radiologici prescritti, il 40% è inappropriato perchè espone il paziente a un bombardamento di radiazioni del tutto superfluo.