- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Castellammare di Stabia (Na) – Dopo le tristi immagini delle acque reflue del fiume Sarno e il sequestro dell’impianto di depurazione (Clicca qui), anche il sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino, si unisce alle già numerose prese di posizione istituzionali nei confronti dello scempio naturale. Scrivendo una lettera, inviata nelle ultime ore, ai rappresentanti dei comuni limitrofi interessati dal caso. L’obbiettivo è quello di far fronte comune nella battaglia contro l’inquinamento del corso d’acqua.

Sin dall’inizio del mio mandato – racconta il sindaco stabiese – con lettere agli organi competenti e con la partecipazione dell’amministrazione alle manifestazioni pubbliche, nonché con una capillare azione di sorveglianza alla Foce del Sarno, ho reso chiaro l’intento di non permettere il perdurare di una situazione che per me, come sono sicuro per voi tutti, è corretto definire vergognosa ed indegna di una società civile”.

Chi oggi inquina – ha continuato il primo cittadino – depaupera sì il territorio, ma impedisce anche a tutti i nostri Comuni di progettare un futuro economico florido grazie al godimento di bellezze naturali elargiteci da madre natura e che tutto il mondo ci riconosce. Per quanto ancora, dunque, dovremo subire questa frode? Per quanto i nostri cittadini dovranno allontanarsi per un mero bagno in mare, a causa della miope inciviltà di pochi che ritengono di poter tenere in pugno le sorti del territorio, e di farlo impunemente?”.

Il sindaco di Castellammare di Stabia ha inoltre chiesto di far fronte comune al fine di far valere i diritti dei territori interessati presso l’Alta Corte dei Diritti Umani del parlamento europeo di Strasburgo, in Francia, dove è già arrivata una missiva.  “A voi tutti – conclude Cimmino – sentendomi affettuosamente vicino, chiedo di farmi pervenire consenso scritto affinché i nostri nomi possano essere firmatari della richiesta di esame della situazione a Strasburgo”.