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Prima gli insulti, poi gli sputi, Poi ancora l’invito a togliere la maglietta del Napoli e infine le botte. Secondo quanto rende noto il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, un tifoso napoletano di 19 anni è stato aggredito così al termine della partita Frosinone-Napoli, la prima partita del campionato di Serie A 23/24 che si è giocata sabato 19 agosto.

Una denuncia, quella fatta dal ragazzo via social, molto simile a quella del consigliere regionale Pasquale Di Fenza che ha riferito che lui ed un suo amico sono stati “rincorsi, offesi e minacciati da un gruppo di tifosi locali”. Il ragazzo ha raccontato che mentre stavano aspettando la squadra al termine della partita, quando lui ed un amico sono passati davanti alla curva della squadra locale, sono iniziati gli insulti.

“Si avvicinano, intimano di toglierci la maglietta. Circondati da 5-6 individui palesemente pericolosi vengo improvvisamente aggredito. Ricevo uno sputo in faccia e subito dopo un pugno che mi stordisce completamente”, dice. Trasferito in ospedale, dovrà tenere il collare per quattro giorni.

“Quanto accaduto a Frosinone è gravissimo -dice BorrelliQuesto non è calcio ma odio e violenza fini a se stessi. Lo sport insegna il rispetto dell’avversario, la gioia di condividere una passione, ma per qualcuno è ancora il pretesto per causare disordini e violenze. Mi auguro che gli autori di un gesto così vigliacco siano rapidamente individuati, per loro pene severe e certe. Chi pensa di commettere violenze con la scusa del calcio deve essere allontanato dagli stadi”.

Immagine di repertorio