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Napoli – La sanità napoletana è ancora sotto la lente d’ingrandimento. Ancora uno scandalo colpisce uno degli ospedali della città. Ancora una volta gli ispettori varcano la soglia di un ospedale napoletano. Questo accade dopo la morte tragica e inaspettata di Antonio Scafuri, 23 anni, arrivato al Loreto Mare in codice rosso a causa di un incidente stradale. “Mentre lui moriva – dichiara il padre di Antonio – al pronto soccorso litigavano per decidere chi dovesse salire sull’ambulanza che doveva portare Antonio a fare una angiotac”. L’ennesima pagina nera della sanità campana porta alla morte di un ragazzo di soli 23 anni. Partono così indagini e sopralluoghi. Sono due le inchieste amministrative in corso. La prima da parte dell’Asl Napoli 1 che stamattina ha effettuato un sopralluogo. Al nosocomio, nelle prime ore della giornata, sono arrivati il direttore generale Mario Forlenza insieme con due ispettori interni che proveranno a far luce sull’accaduto.

Il secondo sopralluogo, invece, è quello dei Nas inviati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin atteso per domani mattina. Non è la prima volta che la Lorenzin invia a Napoli i suoi ispettori. Basti pensare allo scandalo dei “furbetti del cartellino” dello scorso 24 febbraio che aveva portato a 55 arresti e 94 indagati per assenteismo. I cosiddetti “furbetti” timbravano il cartellino e poi si dedicavano alle attività più disparate: sbrigavano faccende personali, andavano a fare compere in gioielleria o addirittura a giocare a tennis. L’ultima volta, però, che gli ispettori del ministero hanno messo piede in un nosocomio napoletano è stata lo scorso 16 giugno dopo che la notizia di una paziente ricoperta dalle formiche nel suo letto all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta ha fatto il giro del web e dei mezzi di informazione. Che dire? Gli ispettori della Lorenzin a Napoli sono di casa.

Intanto la Procura di Napoli è pronta ai primi interrogatori e prosegue l’indagine per omicidio colposo. Il fascicolo è stato assegnato al pm Michele Caroppoli mentre gli inquirenti stanno eseguendo gli accertamenti preliminari, tra cui l’acquisizione della cartella clinica e l’audizione dei testimoni. Questo prima di procedere alla nomina di un consulente medico legale per l’autopsia. L’avvocato Luigi Ascione, legale della famiglia Scafuri, ha parlato con il pm spiegando che “al momento non è stato fissato il giorno del conferimento dell’incarico al medico che dovrà occuparsi dell’autopsia e, data la complessità dell’evento – spiega l’avvocato Ascione – la Procura sta giustamente vagliando con estrema cautela tutti i passi da compiere”.