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Roberto Fico, ex Presidente della Camera, uno dei più importanti leader del M5s, tifosissimo del Napoli. Lo abbiamo intervistato sul momento magico degli azzurri.
 
 
Presidente, ormai non c’è scaramanzia che tenga: il Napoli si avvia a conquistare il suo terzo scudetto. Che sensazioni prova, da super tifoso azzurro?
 
“È una sensazione molto bella, anche perché vedo una città che giorno dopo giorno si tinge d’azzurro. E inevitabilmente affiorano tanti ricordi, che riportano la testa al primo e al secondo scudetto. Ero un ragazzino all’epoca ed è come un tuffo in quel passato. È ovvio che contesto ed epoca sono diversi ma resta intatto un certo spirito”.
 
Tra Osimhen e Kvaratskhelia chi pensa sia stato più determinante?
 
“Sono entrambi giocatori eccezionali, hanno una forza straripante. Hanno qualità diverse: uno è un atleta puro, l’altro è un fantasista. Ma tutta la squadra sta mostrando un gioco splendido. Si vede un gruppo in cui ognuno – come in un’orchestra – dà il proprio decisivo contributo. È un piacere vederli giocare”.
 
Un giudizio su Luciano Spalletti
 
“Un allenatore vero, di quelli capaci di far esprimere ogni membro del gruppo, aspetto importantissimo. Sa avere un approccio “antico” allo sport, preservando i valori che ne sono alla base, ma misurandosi costantemente con i cambiamenti che chiaramente si sono registrati nel tempo. Valori di un tempo e modernità: un mix unico. Lavora in una continua ricerca di nuovi schemi e modelli, non si ferma mai. E il risultato è un ottimo calcio”.
 
Cosa può significare questa vittoria per la città?
 
“È un momento di spensieratezza e di festa. Non darei altre connotazioni, ma è chiaro che anche ottimi risultati nello sport costituiscono tasselli significativi per una città che ha dimostrato di voler crescere e scrivere nuove pagine”.
 
Cosa si aspetta invece dalla Champions?
 
“Preferisco non parlarne. Credo che come tifosi nutriamo tutti lo stesso sentimento”.