- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Anteprima24.it ha intervistato Severino Nappi, coordinatore della Lega a Napoli e consigliere regionale del Carroccio, sugli ultimi sviluppi della situazione politica. Ricordiamo che Stefano Caldoro e Fulvio Martusciello, esponenti della corrente di minoranza di Forza Italia regionale, spingono per salvare il sindaco De Magistris, ormai senza maggioranza.

Onorevole Nappi, la Lega salverà De Magistris sul bilancio?

“La posizione della Lega è sempre stata chiarissima e netta: il sindaco De Magistris è responsabile di un disastro e deve andare a casa. In questi anni, Napoli non è stata amministrata male, non è stata amministrata affatto. Il nostro obiettivo è restituire dignità alla terza città italiana e recuperare quel ruolo di primo piano che le spetta. Lavoriamo per questo”.

Il centrodestra rischia di andare in pezzi sul bilancio del Comune?

“Rispettiamo il dialogo che si è aperto in casa altrui e sul quale non intendiamo entrare. Ma il valore della coesione per noi è decisivo. Insieme alla coalizione di centrodestra, la Lega governerà questa città. Anche per questo siamo convinti che la scelta del nostro candidato sindaco debba avvenire al tavolo nazionale e in piena sintonia fra tutte le anime della coalizione”.

Che tipo di profilo pensate di proporre come candidato a sindaco di Napoli?

“E’ evidente che per il futuro della città non faremo scelte al ribasso. Napoli non può permettersi altri salti nel buio e la scelta del candidato sarà sicuramente all’altezza delle sfide che ci aspettano. Dopo un lungo periodo di evanescenza amministrativa, c’è bisogno di concretezza. Per questo, il nome che uscirà dal tavolo nazionale sarà quello di un candidato di alto profilo, in grado di coniugare i nostri valori con le spinte di rinnovamento che arrivano dal mondo civico. C’è la necessità di riconnettersi con la città reale e i suoi problemi. Contrariamente alla sinistra che segue sempre gli stessi schemi e si nasconde dietro a nomi di politici più o meno usurati per portare avanti una guerra sulle poltrone, noi puntiamo ai contenuti. E siamo particolarmente contenti che è al nostro campo che guarda con speranza la società civile, il mondo delle professioni e quello delle imprese”.