“Siamo in albergo. Stiamo bene, non ci manca nulla. Siano in contatto con la Farnesina e il ministero degli Affari Esteri israeliano”. A parlare è il napoletano Antonello Sannino, presidente dell’ Arcigay Antinoo di Napoli, che avrebbe dovuto rientrare in Italia oggi al termine del Gay Pride (che però è stato annullato) ma è rimasto bloccato in Israele insieme ad altri quattro italiani dopo i raid della scorsa notte.
“Per prima cosa voglio tranquillizzare tutti: stiamo bene“, dice Sannino che è stato raggiunto telefonicamente dall’ANSA.
“La scorsa notte dopo i primi allarmi – ha detto ancora – siamo scesi in strada e poi siamo tornati in albergo. Stiamo in attesa di notizie per il rientro”. Sannino era giunto in Israele lunedì per incontrare degli attivisti impegnati per la tutela dei diritti civili sia israeliani che palestinesi e rappresentanti della comunità Lgbt.
“Una missione molto intesa ed impegnativa. Oggi avremmo dovuto prendere parte al Gay Pride che però è stato annullato”, prosegue Sannino.
“Abbiamo preso i contatti con la Farnesina e il ministero israeliano per gli Affari esteri ma al momento non abbiamo notizie certe in merito al rientro. La situazione ovviamente può cambiare di ora in ora e siamo in attesa”, conclude Sannino.
“Per prima cosa voglio tranquillizzare tutti: stiamo bene“, dice Sannino che è stato raggiunto telefonicamente dall’ANSA.
“La scorsa notte dopo i primi allarmi – ha detto ancora – siamo scesi in strada e poi siamo tornati in albergo. Stiamo in attesa di notizie per il rientro”. Sannino era giunto in Israele lunedì per incontrare degli attivisti impegnati per la tutela dei diritti civili sia israeliani che palestinesi e rappresentanti della comunità Lgbt.
“Una missione molto intesa ed impegnativa. Oggi avremmo dovuto prendere parte al Gay Pride che però è stato annullato”, prosegue Sannino.
“Abbiamo preso i contatti con la Farnesina e il ministero israeliano per gli Affari esteri ma al momento non abbiamo notizie certe in merito al rientro. La situazione ovviamente può cambiare di ora in ora e siamo in attesa”, conclude Sannino.