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di Valentina Scognamiglio

‘La cultura non isola’. È questo il motto di Procida città della cultura 2022 che raccoglie il testimone dalla città di Parma. La cerimonia di inaugurazione si terrà il 9 aprile e vedrà la presenza del Presidente Sergio Mattarella.

Un programma vasto e variegato che si sviluppa attraverso cinque locuzioni: Procida inventa, Procida ispira, Procida include, Procida impara, Procida innova. Centocinquanta  eventi distribuiti su 330 giorni e migliaia di artisti provenienti da più di quaranta paesi nel mondo.

Questi sono solo alcuni dei numeri che comprendono tutto l’anno artistico che vedrà Procida come protagonista.

Sono diversi i progetti che si svilupperanno sul territorio e che coinvolgeranno gli abitanti e i turisti che saranno resi protagonisti nei progetti “Voci al vento” e “Happening of Human Books” ad esempio.

Differenti saranno le mostre, dalla fotografia all’archeologia, all’arte contemporanea.

Si parte infatti con “I Greci prima dei Greci” che sarà attiva tra giugno e settembre in collaborazione con il Museo Archeologico di Napoli e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, per arrivare a “SpringArt” attiva tra maggio e dicembre e che si terrà al Palazzo d’Avolos uno dei siti del territorio che hanno visto dei lavori di rigenerazione proprio in occasione della candidatura a città della cultura.

Ci saranno anche diversi spettacoli teatrali ed installazioni per tutta l’isola la cui bellezza l’ha resa protagonista di diversi film come “Il Postino” di Michael Radford.

Ma il programma prevederà anche eventi per la sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente come è, per l’appunto, “La flotta di carta” che vedrà migliaia di barchette origami fatte dagli studenti solcare le onde del mare del golfo di Napoli.

“Un evento che non era scontato, siamo partiti avendo fiducia di avere questa nomina, ma è stata importante la qualità del progetto che è stato presentato” dice il presidente della regione De Luca che ricorda a tutti di non abbassare la guardia e di continuare ad indossare le mascherine durante tutti gli eventi perché il virus non è scomparso anche se è decaduto lo stato d’emergenza.

E poi continua: “La cultura non isola e faremo bene a rilanciare questo slogan e a far partire da Procida grandi iniziative di dialogo culturale fra esponenti di cultura anche di paesi impegnati nel conflitto in Ucraina per far crescere elementi di solidarietà e di ascolto reciproco perché prima o poi dovremo pensare alla pace”.

Ed è proprio in questi momenti di difficoltà che è importante per tutti avere attimi di spensieratezza ma è ancor più importante per il sud che da sempre fatica a essere all’altezza del resto dell’Italia.