Sarà sabato sera, contro il Napoli, l’esordio stagionale della Fiorentina al Franchi. Un esordio difficile contro i campioni d’Italia ma la squadra viola può contare su un Moise Kean in grande spolvero, reduce da tre gol in Nazionale contro Estonia e Israele. “Moise ci è costato 15 milioni, bonus compresi, ed è una soddisfazione che condivido con tutti. Oggi il suo valore lo decide il mercato – ha affermato il ds, Daniele Pradè, in conferenza stampa al Viola Park -. Temuto andasse via? C’è sempre stata grande trasparenza, da mesi il presidente Commisso gli aveva detto che lo avrebbe voluto tenere e lui era apparso felice: ha sposato Firenze e la Fiorentina, si vede che gioca con molta gioia e quando è felice gli può riuscire di tutto”.
“Piccoli non lo abbiamo preso pensando di sostituire Kean, ma per completare il reparto – ha spiegato il ds rispondendo ad una domanda -. I 25 milioni spesi per lui non sono molti pensando ai costi attuali di un centravanti bravo. Con Moise, Roberto e Dzeko che ha segnato pure lui tre reti in Nazionale, abbiamo un attacco davvero forte. E Gudmundsson può ricoprire più ruoli”. Nel clan viola si punta infatti ad alzare l’asticella: “L’obiettivo è vincere qualcosa dopo esserci andati vicini negli anni scorsi – ha ammesso Pradè -. Vogliamo migliorarci sempre e aver speso 92 milioni tra riscatti e acquisti, insieme all’aumento del monte ingaggi, dimostra la forza di questa società”.
Che ha pure respinto offerte importanti per vari giocatori quali De Gea, Gosens e Comuzzo per il quale l’Al-Hilal di Simone Inzaghi era pronto a investire 35 milioni. “Da direttore sportivo era un’offerta di quelle irrinunciabili ma la proprietà e il giocatore hanno detto no e ciò merita rispetto. Siamo fieri dei nostri giovani usciti dal vivaio come avere tanti italiani in rosa, una richiesta del nostro presidente”. La cui fiducia è stata tra le molle che hanno spinto Pradè, nel mirino dei tifosi della Fiesole a fine campionato, a non mollare: “Ho pensato di fare un passo indietro ma la critica ci sta, mi hanno convinto la fiducia del presidente, la compattezza e la connessione con tutto l’ambiente Fiorentina. Il mercato fatto? Abbiamo tutti lavorato senza pause e siamo soddisfatti, abbiamo fatto quanto avevamo programmato”. Compreso l’ingaggio di Stefano Pioli dopo le dimissioni a sorpresa di Raffaele Palladino: “Abbiamo subito puntato su Pioli, e lui ci ha dato immediatamente carta bianca. Siamo contenti della strada presa”.