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Chi pensa a Diego Armando Maradona lo immagina da bambino a Villa Fiorito, oppure a Napoli o “La Bombonera”. Ma Diego, per chi non lo sapesse, ha vissuto e vive ancora a “La Paternal”. Un quartiere a circa venti chilometri da Villa Fiorito. Un luogo magico dove trovi Maradona ovunque; nei murales, negli adesivi, negli aneddoti nella “casa-museo” di Lascano 2257, una sorta di tunnel temporale per viaggiare verso gli anni felici di Maradona, quando il suo mancino brillava e faceva sognare i tifosi. Nel quartiere della Paternal, dove le strisce pedonali si intravedono appena e la vita si svolge in mezzo alla strada, Diego ebbe una sorta di anteprima dell’amore del popolo che avrebbe ricevuto a Napoli.

Un quartiere di case basse dove vivono circa 20 mila persone e che mantiene ancora alcune usanze di quel tempo.  L’abitazione sita in via Lascano 2257 è oggi un museo ribattezzatoLa Casa de D10S”. Entrare in casa è come fare un rapido viaggio nel tempo. I giradischi, gli ornamenti, i mobili, i piatti, i vetri, gli specchi e le piastrelle riflettono perfettamente lo stile di vita degli argentini in quel momento. Statue e foto; perfino un quadro, rivisitazione ironica de “L’ultima cena” con il volto di Diego Armando Maradona. Sono alcuni cimeli del Pibe de Oro che si trovano in una delle abitazioni dove lui ha vissuto. Una casa che è diventa un museo. Una casa dove si curano i ricordi più belli del più grande calciatore di tutti i tempi. Un omaggio che non ha precedenti al mondo, perché in quelle mura ha vissuto Diego con la sua famiglia. Un luogo di raccoglimento e celebrazione proprio nell’appartamento in cui abitò da ragazzo, tra il ’78 e l’80 e dove Maradona firmò il suo primo contratto da giocatore.