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Napoli – Le previsioni meteorologiche non promettono bene per i prossimi giorni e le ore trascorse sotto alla pioggia hanno fatto traboccare il lago d’Averno. L’acqua alta ha scavalcato la parte occidentale ma anche quella orientale costringendo il passaggio pedonale attraverso delle tavole di legno. Di particolare bellezza è il tempio di Apollo che sorge proprio lì. Ma la pioggia di queste ore, quella delle prossime e soprattutto gli argini traboccanti del lago mettono a rischio la staticità delle fondamenta monumentali con l’acqua che permea nella pietra sottostante. Il vero deterrente al problema è il canale che consente lo sfocio a mare, sotto accusa ancora una volta, perché ostruito dai rifiuti e dalla folta vegetazione. Non essendoci un regolare deflusso a mare, oltre le piogge, il livello dello specchio acqueo, sale notevolmente. I problemi si ripercuotono anche sulle strade vicine, in particolare la Domitiana, con avvallamenti che potrebbero diventare pericolosi. Per risolvere questi problemi sono stati stanziati 310mila euro per il lago d’Averno e il Lucrino. Un intervento importante per la sistemazione delle aree circostanti ma anche e soprattutto la pulizia dei canali di deflusso a mare. Grande attenzione anche per la grotta di Cocceio pronta alla riapertura dopo il collaudo finale. Intanto nelle prossime settimane sarà firmata una convenzione tra parco archeologico dei Campi Flegrei ed università Vanvitelli per una definitiva mappatura per la verifica di altri cunicoli nella grotta di Cocceio e nelle zone circostanti.