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Napoli – “Le affermazioni del Ministro Di Maio a proposito di navigator e centri per l’impiego sono di una gravità inaudita e vanno stigmatizzate e condannate con fermezza. Se ci sono “umiliati e mortificati” presso i Centri per l’impiego della Campania e dell’intera nazione, quelli sono i dipendenti abbandonati al loro destino e perseguitati da leggi confuse, fatte senza alcun piano strategico che dia una vera risposta al grave problema della disoccupazione. Personale ridotto all’osso, locali fatiscenti, risorse strumentali obsolete e inadeguate, nessuna sicurezza”. È quanto afferma in una nota Salvatore Tinto, segretario regionale Fp Cgil Campania, replicando alle affermazioni del ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

Eppure – ricorda Tintoin queste condizioni, con grande senso del dovere e abnegazione al lavoro, è stato ed è il personale a portare avanti i Centri per l’impiego dando risposte a tanti, giovani e meno giovani, ridotti alla disperazione e umiliati, questo è vero, da politiche del lavoro inadeguate, raffazzonate e palesemente inconsistenti, perpetrate vergognosamente e irresponsabilmente dai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni compreso quello attuale, portando la disoccupazione giovanile nel meridione al 60 per cento. Questo sì, caro ministro, è umiliante e mortificante. Sparare sui dipendenti storici e creare contrapposizioni tra navigator assunti con contratto a tempo determinato e il personale stabile dei Centri per l’impiego – prosegue il segretario regionale Fp Cgil Campaniaè una operazione squallida e deplorevole, ma soprattutto non serve a creare occupazione e dare risposte concrete. La Fp Cgil Campania – conclude la nota – esprime piena solidarietà al personale dei Centri per l’Impiego che andrebbe sostenuto ed apprezzato per il lavoro che svolge e non di certo offeso”.