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Napoli – Il sindaco di San Giuseppe Vesuviano Vincenzo Catapano, coordinatore provinciale della Lega, indagato per abuso di ufficio in relazione alla nomina del Comandante della Polizia Municipale: la notizia riapre la ferita ormai insanabile tra Lega e Forza Italia in Campania. “Vincenzo Catapano è un ottimo sindaco e una fondamentale risorsa della Lega Campana. A lui la totale fiducia di Matteo Salvini e mia”, dichiara il segretario regionale della Lega, Nicola Molteni.

Da sincero e coerente garantista”, replica il coordinatore regionale di Forza Italia, Domenico De Siano, “esprimo la mia più viva solidarietà al sindaco Catapano, segretario provinciale della Lega, per la vicenda che lo vede coinvolto. Al contempo registro con vivo compiacimento le dichiarazioni di Matteo Salvini e Nicola Molteni che finalmente in questa circostanza”, aggiunge De Siano, “assumono una posizione totalmente distante dal bieco giustizialismo per affermare principi di civiltà giuridica assolutamente condivisibili”. 

La stoccata di De Siano a Molteni (e Salvini) è relativa all’ormai nota vicenda del diktat della Lega, che ha impedito la candidatura del capogruppo uscente di Fi, Armando Cesaro, seppure semplicemente indagato. La guerra tra Fi e Lega è ormai totale: il centrodestra della Campania è un campo di battaglia. L’errore fatale del candidato alla presidenza, Stefano Caldoro, è stato piegarsi alla volontà di Salvini di escludere Cesaro, pur di ottenere la candidatura. Noi di Anteprima24.it siamo stati facili profeti nel prevedere che questa imposizione della Lega avrebbe scatenato l’ira di Forza Italia, ma soprattutto avrebbe creato il caos: non passerà giorno, e alle elezioni mancano tre mesi, che non vedrà i due partiti, teoricamente alleati, darsi battaglia. Una vera e propria tempesta perfetta che si sarebbe potuta evitare se Caldoro avesse sin dal primo momento rivendicato il suo diritto/dovere di essere il garante dei candidati a suo sostegno, e soprattutto se non avesse aderito al giustizialismo leghista. Ma ormai è troppo tardi.