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Di Carlo Tarallo

Napoli – Deve essere deprimente, per il leghisti campani, essere considerati da Matteo Salvini neanche capaci di esprimere un coordinatore di partito. Incapaci in termini politici, naturalmente: certo è che domani, all’hotel Terminus di Napoli, il leader della Lega presenterà il nuovo coordinatore regionale del Carroccio in Campania.

Dopo che Raffaele Volpi, da Pavia, è stato eletto presidente del Copasir, arriva un altro lombardo: Gianluca Molteni da Cantù. Ex sottosegretario all’Interno nel governo Lega-M5s, 43 anni, Molteni dovrà giocare per conto di Salvini la partita delle regionali del 2020, e mettere a punto (quando si andrà al voto) le liste per le prossime politiche.

Non c’è, per Salvini, un solo esponente del partito, in tutta la Campania, che sia in grado di guidare il Carroccio. Un dato che dovrebbe far riflettere e che in altri tempi in altri partiti avrebbe provocato una rivoluzione, ma non qui e non nella Lega: i dirigenti e i militanti locali del partito di Salvini sono infatti abituati ad essere, diciamo così, “teleguidati” da dirigenti settentrionali.

 Molteni, tra l’altro, è noto alle cronache per una frase pronunciata nel 2014 in aula alla Camera, a proposito dei pedaggi autostradali, che scatenò una bufera: “I cittadini del Nord”, disse Molteni, “sono stanchi di pagare pedaggi e subire aumenti per permettere ai cittadini del Sud di viaggiare gratis”. Domani l’appuntamento è, come detto, all’hotel Terminus, a pochi passi sia dalla stazione che dall’uscita dell’autostrada. Non si sa ancora quale mezzo di trasporto sceglierà il neo coordinatore regionale del Carroccio…