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Napoli – “Un gesto d’amore e di generosità nei confronti della nostra comunità. Ora il PD è obbligato a cambiare radicalmente. Enrico Letta è personalità autorevole in Italia e in Europa e ciò consentirà al Pd di affrontare con maggiore forza le sfide del governo nazionale e delle prossime elezioni amministrative”. Parole e musica di Marco Sarracino, il segretario provinciale del Pd Napoli che, pur rimanendo nella componente del ministro Andrea Orlando, è pronto ad acclamare Letta nuovo segretario nazionale del Pd.

Ma la scossa che ha dato la chiamata alle armi dell’ex premier, come cambia gli scenari nel Pd napoletano? Saranno sostanzialmente due i nodi da sciogliere: come reagiranno De Luca e i suoi all’avvento del nuovo segretario. E come reagirà il capogruppo alla Regione del Pd, Mario Casillo, che è stato un lettiano doc fino a qualche anno fa per poi ritrovarsi ora in “Base riformista”, la corrente di Guerini e Lotti, i due democratici più vicini a Matteo Renzi.

Quello che vede protagonista Casillo è una sorta di paradosso: quando di lettiani se ne contavano davvero pochi, con Bersano segretario del Pdl lui con il padre Franco era uno di loro. Ora, invece, che tutti, in vista dell’assemblea nazionale del fine settimana, sembrano essere sulla strada di Letta, il suo cammino sembra se non divergere, almeno essere ancora fermo a un bivio.