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L’ex pm di Catanzaro ed ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha scritto una lettera di scuse ad un imprenditore del capoluogo calabrese, Maurizio Mottola di Amato, che aveva avviato una causa civile nei suoi confronti per alcune dichiarazioni fatte dallo stesso de Magistris nel 2010, nel periodo in cui era parlamentare europeo. Il testo della lettera è stato pubblicato dal sito “La Nuova Calabria”. De Magistris era stato condannato dalla Corte d’appello di Catanzaro a risarcire i danni a Mottola di Amato dopo che in primo grado il Tribunale aveva rigettato la richiesta in considerazione dell’immunità derivantegli dalla carica di parlamentare europeo. La richiesta di risarcimento nei confronti di De Magistris era stata avanzata anche dalla moglie di Mottola di Amato, Abigail Mellace, giudice della Corte d’appello di Catanzaro. La sentenza d’appello di condanna di De Magistris è stata poi confermata dalla Corte di cassazione. “A conclusione del lungo contenzioso che ci ha visti purtroppo contrapposti dal 2011 al 2023, intervenuta la sentenza della Corte di Cassazione che ha ritenuto diffamatorie le espressioni da me pubblicamente rivolte nei suoi confronti – scrive De Magistris nella lettera a Mottola di Amato – desidero manifestarle il mio profondo rammarico per aver offeso la sua reputazione, pur non essendo comunque mai state queste le mie intenzioni. Men che mai volevo mettere in discussione la sua persona sia sul piano personale che professionale. Così come non era mia intenzione recare nella maniera più assoluta offesa nei confronti di sua moglie, e me ne dolgo se così son state percepite le mie dichiarazioni, non mettendo in dubbio le sue capacità professionali di magistrato. Non posso essere che lieto per lei che le indagini preliminari da me dirette, nei vari gradi di giudizio si siano dimostrate infondate nei suoi confronti, non portando a nessuna responsabilità e dimostrando, quindi, la bontà delle sue ragioni”. “In definitiva, ritenendo che dopo tanti anni il tempo possa diradare momenti di gravissima tensione che ci hanno coinvolto da posizioni contrapposte – afferma ancora l’ex pm di Catanzaro – posso oggi solo chiederle di accettare le mie scuse, se con le mie parole, mio malgrado, ho danneggiato la sua reputazione, augurandomi che ciò sia sufficiente per restituirle la serenità personale, imprenditoriale e familiare che in passato ho fortemente turbato e compromesso”.