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Napoli – Laurearsi in un’aula vuota, con i soli docenti e qualche altro candidato a fare da testimone, senza parenti né amici: sarà l’epilogo triste che vedrà protagonisti molti laureandi campani in questo mese di marzo.

Fa discutere e non poco la decisione presa da numerose università della Regione Campania a seguito del decreto d’emergenza che avrebbe dovuto imporre la totale sospensione delle attività scolastiche ed universitarie. Si fermano solo le lezioni, al momento rimandate di una o due settimane, ma continuano gli esami di profitto e le sedute di laurea, con le modalità tristemente descritte nell’incipit.

Suor Orsola Benincasa, L’Orientale, Parthenope: ai comunicati resi noti dagli istituti tramite i canali social ufficiali, sono seguiti i commenti degli studenti, con alcuni di loro che hanno anche pensato ad una mobilitazione (virtuale) di massa lanciando l’hashtag #boicottiamogliesami

Treni, autobus, linee metropolitane: sono tantissimi i ragazzi che, proprio per raggiungere le rispettive università, useranno i mezzi pubblici. Ed è proprio questo il controsenso che in tanti hanno voluto far presente, tra il serio ed il faceto. “Io per protesta domani bacio e abbraccio tutti! Tutti! Arriverò dopo un viaggio in autobus, tratta Castelvolturno-Licola, tra i migranti clandestini. Poi prenderò la cumana (Circumflegrea) e infine funicolare”, scrive ironicamente Francesco. 

Ad avere la peggio in assoluto, sono quelli che nel mese di marzo dovranno discutere la tesi in aule deserte. “Uno aspetta una vita per laurearsi e poi alla seduta di laurea neanche un genitore?”, fa presente Carmela. La soluzione più semplice, sulla carta, sarebbe quella di rimandare di un mese, sperando che in aprile la questione si risolva e tutto torni alla normalità.

Soluzione però che ai più suonerebbe come “Oltre il danno, la beffa”: dal mese prossimo in avanti infatti, parecchi finirebbero fuori corso e sarebbero costretti a pagare altre tasse. L’ultima ciliegina sulla torta di un sistema che, per fare fede alle sue necessità economiche e gestionali, ha deciso di mettere in secondo piano salute e sicurezza dei propri studenti.