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Napoli – Archiviata la parentesi (quasi) felice delle Universiadi, ecco che Napoli ripiomba nella perenne emergenza trasporti. Stamattina la Linea 1 della metropolitana ha subito uno stop di quasi un’ora, con le corse limitate alla sola tratta Dante-Piscinola. La notizia dell’interruzione del servizio è arrivata quando le banchine, soprattutto alla stazione Garibaldi, erano già invase da migliaia di utenti in attesa di poter prendere il primo treno utile per raggiungere il proprio posto di lavoro. In tanti, tra il malcontento generale, hanno quindi preferito uscire dallo scalo e trovare un altro modo per spostarsi. Intanto sulla pagina social dell’Anm, la partecipata del Comune di Napoli che gestisce il servizio, in pochi minuti è arrivata una vera e propria pioggia di insulti e sfoghi, segno che i cittadini sono sempre più esasperati da un trasporto pubblico non all’altezza delle aspettative.   

Anche le reazioni sindacali non si sono fatte attendere. Sul punto, è durissimo il commento di Adolfo Vallini dell’Usb: «E mentre si parla di azienda risanata, si stabilisce l’aumento dei biglietti a corsa singola da 1,30 euro e si annunciano nuove assunzioni di personale in affitto per guidare i circa 150 bus, filobus e tram fermi nei depositi, stamattina l’ennesimo disservizio “tecnico”. Continua  l’interruzione di pubblico servizio, senza preavviso, cui da mesi cittadini, utenti e turisti sono costretti a subire nell’anno in cui secondo il sindaco de Magistris e i suoi assessorati battezzavano Napoli “capitale mondiale dei servizi di trasporto”». Un annuncio che oggi più che mai ha il retrogusto amaro della beffa.