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Napoli – Trent’anni di carcere. Questa la richiesta che il pubblico ministero Francesco Capuano ha avanzato per Alfredo Galasso, 31 anni, reo confesso dell’omicidio di Raffaele Perinelli, il calciatore di 21 anni, ammazzato a coltellate il 6 ottobre del 2018 a Miano, nell’area nord di Napoli.

L’omicidio, avvenuto per futili motivi legati a dissidi dopo una lite, aveva scosso la comunità perché Perinelli, pur essendo il figlio di un capoclan della camorra, aveva deciso di cambiare strada e di lasciare la malavita. Questo ha ricordato il pm nella sua requisitoria davanti al giudice per le indagini preliminari di Napoli, Pietro Carola. Nella precedente udienza, l’assassino ha chiesto perdona alla famiglia, in particolare alla mamma del ragazzo. La sentenza è attesa per il prossimo 28 giugno.