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Napoli – Sono stati condannati a sette anni e mezzo di reclusione i due ragazzi italiani ritenuti responsabili dello stupro di una 23enne in una discoteca di Soho a Londra il 26 febbraio del 2017. Si tratta di Ferdinando Orlando, 25enne di Napoli, e Lorenzo Costanzo, 26enne di Bologna. A riportare la notizia è l’emittente britannica Sky News. Orlando (studente di Diritto internazionale) e Costanzo (che frequentava un master in business management) sono stati condannati per lo stupro avvenuto il 26 febbraio del 2017 quando in un night club portarono la ragazza, visibilmente ubriaca, in uno sgabuzzino dove consumarono un rapporto sessuale non consenziente riprendendo tutto con un cellulare. 

Ad ottobre scorso i due studenti italiani sono stati giudicati colpevoli nel corso del processo e nelle scorse ore è arrivata la pena inflitta dalla giustizia britannica. Orlando e Costanzo hanno sostenuto sin da subito che si trattava di un rapporto consenziente ma le immagini delle telecamere di videosorveglianza (che hanno immortalato i due mentre si davano il cinque dopo aver consumato il rapporto sessuale con la ragazza) e le condizioni della vittima, che a stento riusciva a reggersi in piedi, hanno documentato una realtà diversa dei fatti. 

La 23enne, secondo le indagini di Scotland Yard, era considerata una preda, insomma, secondo le indagini di Scotland Yard, che il duo aveva abbordato rapidamente, prima di spostarsi nello stanzino in cui risulta essere stato perpetrato il doppio abuso. Dalle testimonianze raccolte sarebbe emerso che i due italiani sarebbero stati visti uscire un quarto d’ora più tardi sorreggendo dai due lati la ragazza, abbandonata in ultimo in un bagno del locale ferita e semi-incosciente. Gli imputati si sono difesi sostenendo di aver avuto rapporti “consensuali”.

La ragazza ha raccontato ben altro. Ha riferito di essersi risvegliata dolorante e intontita, aiutata da una coppia di francesi, e di aver dovuto far ricorso a un ricovero in ospedale, accompagnata quella notte stessa dalla compagna di appartamento, prima presentarsi dalla polizia e denunciare l’accaduto.