Campi boa per gli ormeggi sul Lungomare di Napoli, pubblicati i bandi per la gestione stagionale. Entro 20 giorni gli operatori economici, soltanto in forma singola, potranno formulare offerte per uno solo dei due lotti. Vale a dire Rotonda Diaz (26.650,50 mq) e Rotonda Nazario Sauro (28.865 mq). La disponibilità del bene avrà durata dalla data di rilascio fino al prossimo 30 settembre. La comparazione delle offerte terrà conto di criteri economici e tecnici. Tra i primi, punteggio massimo andrà al concorrente con il maggior rialzo percentuale sul canone a base d’asta. L’importo posto a base di gara è fissato in 3.877,33 euro per il lotto A (Rotonda Diaz) e in 6.041,39 euro per il lotto B (Nazario Sauro). A determinarlo è la legge finanziaria 2007, rivalutata secondo l’indice Istat (valore 2025).
Tra i vari criteri tecnici, troviamo anche l’impiego di manodopera giovanile e di personale qualificato. Ma all’ok per i due campi boa si è giunti dopo un iter complesso. Già nel Piano Ormeggi approvato nel 2006 dall’Autorità Portuale, i due specchi d’acqua erano tra quelli da adibire all’approdo di unità da diporto, mediante “gavitelli e corpi morti ecocompatibili“. In seguito però, è stata dichiarata la decadenza per le relative concessioni. Le successive istanze, inoltre, sono state rigettate dall’Autorità Portuale. Motivo: loro malgrado erano improcedibili, mancando il Piano Attuativo della Linea di Costa. E fin dal 2023, gli uffici tecnici di Palazzo San Giacomo hanno espresso “parere non favorevole” al rilascio di concessioni pluriennali. L’ostacolo era l’assenza del Piano Urbanistico Attuativo (Pua) del Comune. Lo strumento urbanistico, infatti, è il presupposto per tali atti.
Dallo scorso marzo, la Prefettura ha tuttavia convocato un tavolo tecnico. Obiettivo “approfondire le criticità”, riguardo la possibilità di concedere i due specchi acquei. “Il tutto – spiega il bando – per concorrere ad un utilizzo legittimo degli stessi e per contrastare i fenomeni di abusivismo riscontrati nelle precedenti stagioni diportistiche”. In quella sede, l’impasse è stata superata. Il Comune di Napoli ha dato il via libera, per non “pregiudicare l’attuazione delle scelte che il redigendo Pua adotterà”. A patto di ritenere ammissibili “concessioni che avessero un carattere stagionale, limitate al 2025”. Ottenuto l’ok anche della Soprintendenza, è arrivato il disco verde per “l’assegnazione temporanea, sperimentale e provvisoria”. Ma potrebbe essere solo l’inizio.