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Napoli – Una grana dietro l’altra. Dopo lo sciopero andato in scena ieri è ancora alta tensione in Anm, l’azienda di trasporto pubblico di proprietà del Comune di Napoli. A restare a piedi, oggi pomeriggio, sono stati infatti gli utenti della funicolare centrale. Un nuovo stop dovuto, stando a quanto riferito dai vertici di via Marino, all’improvviso boom di malattie tra gli addetti agli scali. 
 
Lapidaria la comunicazione diramata dall’Anm: «Si informa che la funicolare centrale dalle ore 14,30 è chiusa al pubblico e non potrà garantire il servizio per mancanza di personale per il seguito della giornata. L’azienda non è riuscita a reperire disponibilità in sostituzione pertanto è costretta a sospendere le corse.  In alternativa si consiglia di utilizzare metro funicolare Montesanto e bus».
A questo punto l’azienda entra nel merito di quanto accaduto: «Già nella giornata di ieri, in concomitanza con lo sciopero di 24 ore, hanno comunicato malattia due capiservizio delle funicolari cittadine e due reperibili determinando la chiusura dell’impianto di Montesanto anche nelle fasce di garanzia. L’azienda ha immediatamente chiesto i controlli attraverso le visite fiscali all’Inps. Anche nella giornata di oggi la malattia del caposervizio di secondo turno ha riproposto la stessa problematica. Anche in questo caso si sta procedendo a chiedere la visita fiscale. Intanto l’azienda ha chiesto al ministero dei Trasporti l’ampliamento delle abilitazioni ai capiservizio di recente nomina in modo da poterli utilizzare su più impianti. Ciò consentirà di disporre di un numero di persone idoneo a garantire la copertura delle assenze impreviste. L’azienda si scusa per il disagio».
 
Una motivazione che non ha però convinto fino in fondo la sempre più esasperata utenza. Sulla pagina facebook dell’Anm è infatti piovuta una vera e propria raffica di critiche e insulti all’indirizzo di autisti, manager e quant’altro. Intanto le “epidemie” a orologeria proseguono imperterrite.