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Napoli – Non è la prima volta, e probabilmente non sarà nemmeno l’ultima, che un giovanissimo cantante neomelodico viene coinvolto in un videoclip dove vengono inviati messaggi di violenza e di malavita. A denunciare ancora una volta l’accaduto sono il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore della Radiazza (in onda Radio Marte) Gianni Simioli.

Dopo il bimbo neomelodico di appena 13 anni immortalato nel gennaio scorso in un video mentre impugnava una pistola giocattolo e sparava in aria, l’ultimo episodio riguarda un ragazzino,  probabilmente di qualche anno più grande, che canta “Colp e pistol” (colpi di pistola), un titolo già eloquente di per sé. Una video, così come il precedente, girato per le strade di Palermo ma cantato in dialetto napoletano. 

Restiamo profondamente basiti dinanzi alle immagini del videoclip da Matteo Balsano, un bambino che canta canzoni neomelodiche. Il piccolo cantante interpreta una cover della canzone di Nando de Marco. Il video, girato per le strade di Palermo, mostra diversi fenomeni di illegalità e criminalità, tra cui l’uccisione di una persona a colpi di pistola in una chiara dinamica mafiosa” fanno sapere Borrelli e Simioli che aggiungono: “Tenendo conto che si tratta di una canzone interpretata da un bambino troviamo il prodotto assolutamente vergognoso e inadatto alla sua età e vogliamo capire chi ha permesso tutto ciò a partire dalla famiglia”.

Abbiamo segnalato il video, presente su Youtube, alla polizia postale. Ci siamo inoltre rivolti ai servizi sociali del Comune di Palermo, dove probabilmente risiede il ragazzino, per verificare la sua situazione familiare e l’ambiente in cui vive come già facemmo diversi mesi fa con un caso simile di un bambino che intonava una canzone neomelodica sui social dedicata a carcerato impugnando una pistola, forse vera, con la quale alla fine esplose un colpo. La polizia postale identificò il minore autore del video, si trattava di un giovane siciliano di 13 anni cresciuto in un contesto difficile. Il minore e i componenti della sua famiglia sono stati segnalati più volte all’Autorità Giudiziaria per reati contro il patrimonio”.