- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Prima o poi si spegneranno i riflettori. O comunque le luci si abbasseranno sempre più su una vicenda che oggi fa riflettere tanto. E’ l’emergenza criminalità in città che coinvolge soprattutto i più giovani e coloro che hanno una età inferiore ai quattordici anni, minimo fissato per essere penalmente perseguiti. Tanti i dibattiti, le marce e le iniziative in campo contro la violenza. Si pensa anche ad un tavolo permanente con tutte le istituzioni locali e nazionali per continuare a contrastare il fenomeno delle baby gang e trovare soluzioni in grado di prevenire il fenomeno. E qualora dovesse esserci il bisogno le mamme dei ragazzi aggrediti saranno disposte a formare una “mammy – gang”. Una figura certamente provocatoria, che esprime in pienezza il messaggio dei genitori che hanno visto i loro figli riversi nel sangue e nel terrore. Ad annunciarlo è Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il giovane accoltellato alla gola in Via Foria.
Le mamme devono mettersi insieme, schierarsi contro la violenza. Formeremo una mammy gang se sarà necessario, ora dobbiamo convergere verso un’azione integrata“.
E’ questa la intenzione della mamma di Arturo, dopo aver sentito la mamma di Gaetano, il giovane picchiato all’uscita della metropolitana di Chiaiano. Una dichiarazione che lascia riflettere su quello che potrebbe essere il futuro associativo in funzione di questi episodi di violenza, col monito dei genitori che continueranno a scendere in strada anche quando Arturo e Gaetano avranno ripreso il loro normale ritmo di vita.