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“Il tema dei salari è il grande problema dell’Italia. La vera sfida della politica di oggi è una politica salariale che mantenga la competitività e che garantisca potere d’acquisto reale a tutte le famiglie dei lavoratori”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci, Gaetano Manfredi, a margine della manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in piazza Municipio a Napoli in occasione del 1 Maggio, festa dei lavoratori. “Negli ultimi venti anni – ha aggiunto – è stato sviluppato un modello economico che è stato basato sulla competitività che si è fondata essenzialmente sulla compressione dei salari. Oggi questo è diventato insostenibile perché il potere d’acquisto non garantisce più una vita dignitosa ai lavoratori”. 

“Il tema dei salari è il grande problema dell’Italia. La vera sfida della politica di oggi è una politica salariale che mantenga la competitività e che garantisca potere d’acquisto reale a tutte le famiglie dei lavoratori“. Lo ha affermato il sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci, Gaetano Manfredi, a margine della manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in piazza Municipio a Napoli in occasione del 1 Maggio, festa dei lavoratori. “Negli ultimi venti anni – ha aggiunto – è stato sviluppato un modello economico che è stato basato sulla competitività che si è fondata essenzialmente sulla compressione dei salari. Oggi questo è diventato insostenibile perché il potere d’acquisto non garantisce più una vita dignitosa ai lavoratori”.

Nel Paese non c’è futuro senza lavoro ma non c’è futuro senza un lavoro giusto per tutti. Oggi è una giornata di festa ma anche di riflessione e di impegno perché la sicurezza sul lavoro è fondamentale: lavorare non può essere morire, non si può rischiare la propria vita lavorando e dunque è molto importante che ognuno faccia la propria parte”. Così Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e presidente nazionale Anci, intervenuto oggi in piazza Municipio alla manifestazione promossa da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo Maggio. Manfredi, nel ricordare il primo articolo della Costituzione, ha evidenziato la necessità che il lavoro sia “sicuro, stabile, con un salario equo, che dia prospettive e dignità ai lavoratori. Oggi più che mai la sfida è sul lavoro di qualità e ciò significa sicurezza, un salario che garantisca una vita dignitosa e il rispetto dei diritti dei lavoratori che sono la base per poter costruire il futuro, soprattutto per i nostri giovani”. Il sindaco ha sottolineato che “si parla tanto di calo demografico, ma per poter avere dei figli e per farli crescere bisogna avere la possibilità di poterli mantenere e senza un lavoro giusto ed equo non è possibile e allo stesso tempo non c’è crescita per il Paese”. E proprio sul fronte della sicurezza sul lavoro, Manfredi ha ricordato che la sua amministrazione ha sottoscritto nei mesi scorsi un protocollo con le organizzazioni sindacali per rafforzare i controlli in tutti i cantieri finanziati dal Comune, anche per i cantieri che godono delle risorse del Pnrr, controlli che interessano anche i sub appalti che, ha affermato, “spesso costituiscono l’anello debole della catena della sicurezza. La pubblica amministrazione deve rappresentare un punto di riferimento per le garanzie dei lavoratori e sappiamo che questo percorso deve andare avanti affinchè il sacrificio di tanti non sia stato vano. Questa è una battaglia di civiltà e di democrazia”. Dal palco Manfredi ha ricordato due vittime campane sul lavoro: Patrizio Spasiano, morto a 19 anni mentre lavorava da tirocinante in un’azienda, e Salvatore Renna, 42enne, morto nel 2014 mentre lavorava nel cantiere della stazione Municipio della metropolitana di Napoli.