- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
Napoli – “Non esiste, ad oggi, una battaglia legale per l’eredità di Maradona: i suoi figli hanno tutti gli stessi diritti. Il suo vero lascito è il brand che può nascere dal suo nome, un brand che se fosse stato valorizzato così come hanno fatto campioni ‘normali’ del calibro di Messi e Ronaldo, avrebbe fruttato patrimonio inesauribile e perpetuo, capace di sostenere anche mille eredi”. Così Maradona Angelo Pisani, l’avvocato napoletano di Diego Armando Maradona, ma anche l’amico che gli è stato vicino quando da solo ha intrapreso la battaglia legale contro il fisco italiano. Una diatriba da 40 milioni di euro, con oltre 34 di interessi e sanzioni anche questi non dovuti , di fatto già risolta, che la sua morte ha chiuso anticipatamente, prima dell’atto finale in Cassazione, inutilmente fissato nel 2021. Secondo Pisani, che chiede le scuse del sistema per le cattiverie e persecuzione di Maradona nome usato per intimorire la massa, il patrimonio di Diego non è così ricco come qualcuno lascia intendere, né è paragonabile a quello degli atleti del calcio dorato di oggi: “Io credo che gli eredi di Diego , almeno ora , debbano unirsi e puntare proprio sul suo nome, che di fatto è già un brand, come lo sono la sua filosofia di vita e i suoi insegnamenti sui valori umani”.
 
“Maradona – dice ancora il suo avvocato partenopeonon ha mai sfruttato a pieno la sua immagine, però possono farlo gli eredi, se collaborano ed investono nei suoi insegnamenti maturati anche da errori umani che molti altri colpevoli invece negano falsamente . Questa è il suo vero lascito: la possibilità di organizzare e valorizzare la sua storia”.
 
Comunque, con la crescita del numero degli eredi, secondo Pisani, via via sono cresciuti pure gli interessi sui suoi averi: “Fino a circa 20 anni fa il suo patrimonio era gestito dalla moglie Claudia e dalle sue figlie”, ricorda Pisani. “Era Claudia ad amministrare il patrimonio del pibe de oro, quando Maradona guadagnava ingenti quantità di denaro nella veste di giocatore più forte del mondo. Parlai con lei prima di accettare quella che era la difesa impossibile ma necessaria ad un uomo ingiustamente sfruttato da tanti che non gli volevano sinceramente bene essendo solo abbagliati dalla luce Maradoniana. Poi ricorda: “Diego era uno che faceva molti regali, anche parecchio costosi, in particolare alle sue donne alle quali non faceva mancare gioielli, orologi, viaggi e anche altro”.
 
“Negli ultimi anni della sua vita, – fa sapere Pisani -viveva di benefit che gli venivano messi a disposizione. Non gli ho mai visto usare denaro o carte di credito. Dovunque andasse c’era qualcuno che gli faceva dei doni: viaggiava in aereo senza pagare, grazie al fatto che era Diego Maradona. Nei ristoranti mangiava gratis. Ricordo che anche a Dubai, dove hanno avuto da sempre intuito per il brand Maradona , ogni giorno, c’era qualcuno che si presentava in albergo con un’auto nuova di zecca e con la richiesta di farla provare a Diego, cosicché si vedesse che andava in giro con quella vettura. E questo è accaduto in Venezuela, quando mi porto’ da Maduro, a Cuba da Fidel Castro, e in Italia, anzi soprattutto in Italia”.
 
“Sono convinto che se fosse entrato in una banca – conclude il suo avvocato – anche lì gli avrebbero messo del denaro in mano, solo perché era Maradona”.